In ambito vicentino l'olivo è presente in tre zone ben distinte - Colli Berici, Pedemontana del Grappa e Gambellara - per una produzione complessiva di 800-900 quintali. Il settore berico interessa una ventina di comuni, distribuiti in prevalenza sulla riviera orientale, e ha epicentro a Nanto, dove si tengono le principali manifestazioni olearie in aprile e luglio. La produzione verrà presto inquadrata nella Dop "Olio extravergine di oliva Veneto - Colli Berici".
Il disciplinare prevede l'impiego delle varietà: Leccino e Rasara, per almeno il 50%; Frantoio, Maurino, Pendolino, Marzemino, Riondella, Trepp (Drop, Pertegaro) e Matosso, fino al 50%; altre varietà sperimentali, fino al 10%.
L'olio dovrà presentare le seguenti caratteristiche: colore verde-oro da intenso a marcato; sapore delicato leggermente amarognolo; profumo delicato di fruttato di varia intensità; acidità inferiore allo 0,6%.
Nell'area di produzione berica rientra, per semplicità normativa anche la realtà di Gambellara, che in effetti si allarga a ponente comprendendo le alture di Montecchio Maggiore e Monteviale, fino a Castelgomberto e Isola Vicentina. Nel complesso è una zona olearia affine ai Lessini sia per caratteristiche del suolo sia per varietà coltivate, con al primo posto la gardesana Grignan.
Qui l'olivo, arretrato negli ultimi decenni a favore delle vigne del Recioto, sta riprendendo forza e conta qualche nuovo impianto specializzato. Chiude la rassegna olearia del Vicentino la fascia pedemontana del Grappa, che unisce gli uliveti del Bassanese, estesi fino a Thiene e Breganze, a quelli del Trevigiano, sulle colline di Asolo e Montebelluna. Fulcro della produzione vicentina è Pove del Grappa, che festeggia l'olio ai primi di aprile.
La produzione, in vivace fermento, rientra nell'ambito della proposta Dop "Olio extravergine di oliva Veneto del Grappa". A beneficio della qualità del prodotto sulle tre zone vigilano i tecnici del servizio fitosanitario provinciale (Istituto Strampelli di Lonigo) e dei gruppi di base (per la Coldiretti, il Centro Quadrifoglio). Il loro compito è in primo luogo di proteggere le colture promuovendo l'applicazione delle tecniche della cosiddetta "difesa integrata", che prevede l'abbinamento di azioni colturali (impianto, potatura ecc.) ad azioni fitosanitarie vere e proprie contro le principali avversità. Ciò avviene nel modo più mirato possibile, attraverso il costante monitoraggio di una ventina di aziende e la periodica diffusione, da maggio a ottobre, su giornali e televisioni locali, di bollettini per gli agricoltori.
Collateralmente, e di concerto con l'associazione Interregionale Produttori Olio (Aipo), avviene un'opera di promozione per l'adozione di varietà migliorate e delle tecniche agronomiche più razionali.
Il disciplinare prevede l'impiego delle varietà: Leccino e Rasara, per almeno il 50%; Frantoio, Maurino, Pendolino, Marzemino, Riondella, Trepp (Drop, Pertegaro) e Matosso, fino al 50%; altre varietà sperimentali, fino al 10%.
L'olio dovrà presentare le seguenti caratteristiche: colore verde-oro da intenso a marcato; sapore delicato leggermente amarognolo; profumo delicato di fruttato di varia intensità; acidità inferiore allo 0,6%.
Nell'area di produzione berica rientra, per semplicità normativa anche la realtà di Gambellara, che in effetti si allarga a ponente comprendendo le alture di Montecchio Maggiore e Monteviale, fino a Castelgomberto e Isola Vicentina. Nel complesso è una zona olearia affine ai Lessini sia per caratteristiche del suolo sia per varietà coltivate, con al primo posto la gardesana Grignan.
Qui l'olivo, arretrato negli ultimi decenni a favore delle vigne del Recioto, sta riprendendo forza e conta qualche nuovo impianto specializzato. Chiude la rassegna olearia del Vicentino la fascia pedemontana del Grappa, che unisce gli uliveti del Bassanese, estesi fino a Thiene e Breganze, a quelli del Trevigiano, sulle colline di Asolo e Montebelluna. Fulcro della produzione vicentina è Pove del Grappa, che festeggia l'olio ai primi di aprile.
La produzione, in vivace fermento, rientra nell'ambito della proposta Dop "Olio extravergine di oliva Veneto del Grappa". A beneficio della qualità del prodotto sulle tre zone vigilano i tecnici del servizio fitosanitario provinciale (Istituto Strampelli di Lonigo) e dei gruppi di base (per la Coldiretti, il Centro Quadrifoglio). Il loro compito è in primo luogo di proteggere le colture promuovendo l'applicazione delle tecniche della cosiddetta "difesa integrata", che prevede l'abbinamento di azioni colturali (impianto, potatura ecc.) ad azioni fitosanitarie vere e proprie contro le principali avversità. Ciò avviene nel modo più mirato possibile, attraverso il costante monitoraggio di una ventina di aziende e la periodica diffusione, da maggio a ottobre, su giornali e televisioni locali, di bollettini per gli agricoltori.
Collateralmente, e di concerto con l'associazione Interregionale Produttori Olio (Aipo), avviene un'opera di promozione per l'adozione di varietà migliorate e delle tecniche agronomiche più razionali.