La sopressa, «insaccato di puro suino, a pasta morbida, di pezzatura notevolmente superiore al salame», è un patrimonio comune a tutto il Veneto, ideale compagna di un
calice di vino sia fresca di taglio, con un boccone di pari biscotto, sia illanguidita sulla griglia, con una fetta di polenta abbrustolita. Nel Vicentino ogni valle vanta con
orgoglio una produzione propria ma il luogo d'elezione di questo salume è Valli del Pasubio, nell'alto bacino del Leogra, a pochi chilometri dagli scenari alpini del Pian
delle Fugazze. Qui la tradizione vuole che il maiale, per affinarne la carne, debba essere alimentato con castagne e patate, senza trascurare l'acqua ricca di minerali del
posto. Una simile dieta è improponibile per i moderni allevamenti ma è probabile che qualche piccolo artigiano vi faccia ancora ricorso.
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