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Focus On: Perché il quadro elettrico è così importante?

Cosa dice la normativa

Focus On: Perché il quadro elettrico è così import

Il cuore di qualsiasi impianto elettrico è rappresentato dal quadro di distribuzione o quadro elettrico, a seconda di come lo si voglia chiamare: si tratta di quel componente collocato a valle del contatore grazie al quale la corrente può essere distribuita, tramite una serie di diramazioni, agli elettrodomestici, alle luci e alle prese. Tanti sono i compiti di un quadro elettrico, a iniziare dall'alimentazione dei circuiti, che viene interrotta nell'eventualità in cui si verifichi un cortocircuito. Una progettazione accurata del quadro elettrico è indispensabile per fare in modo che gli elettrodomestici funzionino in maniera adeguata, ma anche per garantire un risparmio di energia concreto e i più elevati standard di sicurezza.

La normativa di riferimento

La normativa CEI EN 61439-1 è il punto di riferimento per ciò che riguarda gli impianti e gli accessori quadri elettrici. Il numero di circuiti che sono collegati con il quadro elettrico varia in funzione delle dimensioni e della struttura dell'edificio: fattori come la presenza di sistemi di allarme, le scale esterne o la disposizione su più di un piano incidono sulla costituzione dell'impianto. In un bilocale di dimensioni contenute, per esempio, il numero di circuiti non può essere inferiore a 3: uno da 24 V e 2 da 230 V. In cucina, però, di solito ci sono molti elettrodomestici - il forno, il frigorifero, la lavastoviglie, magari anche la lavatrice - e per questo può essere utile prevedere un circuito specifico per questo locale della casa. Ovviamente, non ci si può dimenticare di tenere conto del numero di prese che si trovano in ciascun ambiente.

La potenza contrattuale

Quando si parla di potenza contrattuale non si fa altro che menzionare la misura standard di kW per una casa, che almeno fino ai 75 metri quadri è di 3 con 220 o 230 V. In ogni caso, prima di procedere all'installazione di un quadro elettrico è bene verificare lacorrispondenza della misura, che in alcune circostanze si può rivelare più alta, controllando il contatore che è stato predisposto dall'azienda elettrica. A proposito di installazione, i primi elementi a cui si deve pensare sono i differenziali, vale a dire i salvavita, a cui devono essere collegati i cavi di fase e il cavo neutro. La normativa attuale impone la presenza di non meno di due salvavita.

Questi devono alimentare gli interruttori magnetotermici, che sono quei dispositivi di sicurezza che arrestano il flusso di corrente elettrica nel caso in cui si verifichi un sovraccarico di corrente o un guasto. Sono almeno tre gli interruttori magnetotermici di cui ci può essere bisogno in un appartamento, e cioè due riservati alle prese di 10 e di 16A e uno destinato all'impianto della luce.

Come si monta il quadro elettrico

Di solito il quadro elettrico è montato accanto alla porta di ingresso, e prima di procedere è fondamentale staccare il contatore centrale. Una volta che sono stati realizzati i fori per i tasselli che andranno a supportare tutta la struttura, nell'ingresso selezionato devono essere inseriti il filo blu e il filo nero. Con un cavo di sezione, poi, gli stessi fili vanno collegati all'uscita, avendo cura di non modificare la posizione dei fili in entrata. Il filo neutro deve essere posizionato, invece, all'interno dello spazio libero che è contrassegnato dalla lettera N. Per verificare se il quadro che è stato posizionato funziona o meno è sufficiente pigiare sul pulsante del test, ovviamente non prima di avere riattaccato il contatore centrale. 


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