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Focus On: Lampadine led: quale scegliere?

Tecnologia potente, efficienti e che offrono fino al 70% di risparmio energetico

Focus On: Lampadine led: quale scegliere?

Optare per le lampadine LED (Light-Emitting Diodes) significa aderire a uno stile di vita eco-friendly (esse, infatti, contengono meno materiali pericolosi rispetto a qualsiasi altra lampada che lavora con gas come quelle a scarica, le alogene e quelle a fluorescenza compatta in quanto contengono mercurio). Tuttavia questo è uno dei tanti benefici ma la linea eco-friendly deriva soprattutto dai bassi consumi del LED – offrendo fino al 70% di risparmio energetico, il che si traduce in risparmio sulla bolletta della luce, senza dover effettuare un investimento iniziale da capogiro. Se non sapete scegliere tra le numerose lampadine al LED presenti sul mercato, di seguito vi forniamo un’utile guida, in grado di aiutarvi a effettuare un acquisto consapevole e mirato.

L’innovativa tecnologia LED costituisce l’evoluzione dell’illuminazione allo stato solido (SSL), la quale prevede che la luce venga prodotta da semiconduttori piuttosto che da un filamento o da un gas. Questa tipologia di illuminazione, gradualmente, ha soppiantato quella “tradizionale”, grazie agli innumerevoli vantaggi che comporta: essa, infatti:

1 - risulta essere significativamente più efficiente da un punto di vista energetico
2 - presenta una durata maggiore
3 - è eco-sostenibile
4 - consente un importante risparmio economico

Verificare l’attacco della vostra lampada

Prima di acquistare la nuova lampadina a basso consumo è fondamentale verificare se l’attacco della vostra lampada tradizionale esiste nella versione LED, in modo tale da rendere più agevole e pratica la sostituzione. Gli attacchi più comuni, sia per le vecchie lampade che per quelle eco-sostenibili, sono quelli a vite. In particolare per le lampadine LED abbiamo l’E27 e l’E14 che corrispondono rispettivamente all’attacco a vite grande e all’attacco a vite piccolo. Qualora l’attacco esista, sarà sufficiente rimuovere la vecchia lampadina a incandescenza, alogena o a fluorescenza e montare la nuova realizzata con tecnologia LED. Gli altri attacchi disponibili sul mercato, lo ricordiamo, sono i seguenti: B22, GU10, GU5.3, GU4, G4, G53, G13.

Qualora, invece, si desideri sostituire i tubi fluorescenti o al Neon (quasi esclusivamente utilizzati in ambito industriale e commerciale) con tubi LED, è necessario, in via preventiva, verificare se il reattore è convenzionale oppure elettronico. Nel primo caso si richiede la sostituzione dello starter tradizionale con un nuovo che sia adatto al tubo al LED, nel secondo, invece, sarà sufficiente rimuovere il vecchio starter senza inserirne un altro. Gli altri collegamenti restano invariati. In entrambi i casi la sostituzione è sempre piuttosto facile e veloce.

La potenza della tecnologia a LED

L’intensità luminosaè il secondo parametro da tenere in considerazione in caso di passaggio dall’illuminazione tradizionale a quella al LED, intendendo per esso il grado di illuminazione che desideriamo per le stanze della nostra abitazione. Ciò significa che, una volta trovato il giusto attacco per la lampadina al Led, è necessario controllarne il wattaggio, ovvero la potenza nominale necessaria per generare la luce.
A tal proposito è opportuno sottolineare che, a parità di Watt consumati, le lampade a LED presentano una intensità luminosa significativamente superiore rispetto a quelle tradizionali (ne consegue che esse consumano molto di meno); per cui in fase di acquisto è bene tener conto di questa importante differenza.

Ricordiamo infine che, sulle confezioni di vendita di ciascuna lampadina al LED, è riportato sia il consumo in watt che la potenza equivalente della vecchia lampadina a incandescenza che si intende sostituire.

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