I siti di micropagamenti hanno le potenzialità per rivelarsi pratici e convenienti, non solo per le tariffe proposte, ma anche perché permettono ai webmaster di guadagnare sia con i numeri telefonici a pagamento (gli 899, per esempio), sia tramite gli addebiti diretti sulle carte di credito dei clienti. Sul questi siti è possibile trovare la tabella dei guadagni, in funzione della quale l'utile che si ottiene viene diviso in classi: ciò significa che i guadagni cambiano a seconda del volume delle vendite che si ottiene mese dopo mese. In sostanza, a mano a mano che aumenta il numero di password che vengono vendute, le percentuali di reverse salgono e, quindi, il guadagno cresce.
Ecco perché i siti di micropagamenti premiano chi ottiene i volumi maggiori. Vale la pena di ricordare, comunque, che le password che sono vendute con i telefoni cellulari presuppongono un guadagno inferiore, in quanto i gestori di telefonia fissa applicano delle trattenute più basse rispetto a quelle decise dai gestori di telefonia mobile. In ogni caso, i cellulari garantiscono un apprezzabile e significativo vantaggio, al di là del minore rapporto costo / telefonata, nel senso che la telefonia mobile non pone limiti per quel che riguarda le numerazioni a valore aggiunto, così da essere in grado di estendere in misura notevole il bacino di utenze potenziale. Ecco, quindi, che le password possono essere vendute, per esempio, anche a coloro che non vogliono usare i numeri fissi per chiamare o, banalmente, non dispongono di una rete fissa.
I siti di micropagamenti prevedono spesso tariffe differenziate: alcune piattaforma propongono tre diverse versioni tra cui i webmaster possono scegliere. A seconda che si opti per una soluzione piuttosto che per un'altra, quindi, i margini di guadagno variano. La scelta è possibile solo dopo avere valutato con attenzione le proprie necessità: resta il fatto che ci sono diversi siti che consentono di assecondare ogni genere di esigenza.
Occorre ricordare, infine, che i guadagni dei webmaster sono lievemente più bassi rispetto alle cifre che gli utenti spendono: gli operatori di rete, vale a dire Wind, Telecom Italia, Vodafone e Tim, infatti, addebitano un prezzo complessivo che include non solo la gestione delle piattaforme di questi siti, ma anche il trasporto della chiamata, il suo indebitamento e la fornitura delle prestazioni. Ecco, quindi, che i gestori di telefonia, sia mobile che fissa, prevedono un costo per l'intermediazione tecnica, senza dimenticare che spetta ai gestori telefonici stessi l'onere di riscuotere il denaro che gli utenti dei numeri 899 e 892 spendono (e in questo scenario è necessario tenere conto anche di possibili insolvenze).