Quando vai dal dentista, è piuttosto comprensibile che tu non ti soffermi a pensare su quanti soldi egli abbia investito per la sicurezza del suo studio. In realtà, però, questo è un aspetto che merita di essere preso seriamente in considerazione, dal momento che gli standard di sicurezza garantiti sono direttamente correlati con la qualità del servizio di cui usufruirai. Quali sono, dunque, gli elementi che puoi cercare di tenere sotto controllo? Potresti partire dalla radiologia, dove i fattori da monitorare sono pochi: solo la presenza delle protezioni per il torace o per il collo che dovresti indossare ogni volta che ti sottoponi a una radiografia.
Oggi i dispositivi radiografici digitali sono in grado di assicurare immagini di qualità eccellente pur emettendo una dose limitata di raggi X. Il tempo di esposizione a tali raggi, infatti, è di meno di 0,1 secondo, praticamente un quarto rispetto al tempo di esposizione previsto con una radiografia analogica. Ovviamente tutti gli apparecchi devono essere sottoposti a periodiche revisioni, ma purtroppo questo è un aspetto di cui non puoi accertarti in prima persona.
Le normative per la sicurezza sul lavoro
Anche chi lavora in uno studio dentistico è tenuto a rispettare le normative relative alla sicurezza sul lavoro: è vero che non si sta parlando di un cantiere o di una miniera, ma anche in tale contesto i pericoli potenziali sono numerosi. Non c'è bisogno di indossare scarpe antinfortunistiche o caschetti, anche se da questo punto di vista tu che sei un paziente non puoi fare molto: gli studi odontoiatrici, infatti, non sono obbligati a esporre i documenti sulla sicurezza, che devono essere esibiti solo in caso di eventuali controlli. Certo è che le variabili in gioco sotto questo profilo sono numerosi, dal controllo dell'area di esposizione degli apparecchi radiografici alla revisione delle apparecchiature elettromedicali. Importanti, inoltre, sono le verifiche che riguardano gli agenti biologici e chimici, con riferimento in particolare alla decontaminazione e alla sterilizzazione.
La sterilizzazione
Tutti gli strumenti destinati a essere utilizzati più di una volta (e che quindi non sono monouso) devono essere sottoposti a una lunga procedura di decontaminazione e sterilizzazione, che inizia con l'utilizzo di acido peracetico. Dopo il lavaggio in acqua, si ricorre a una vasca a ultrasuoni o, in alternativa, a un termo-disinfettore; quindi è la volta di un ulteriore passaggio in acqua, prima dell'asciugatura. A questo punto gli strumenti vengono confezionati all'interno di buste che sono sigillate termicamente per poi essere sterilizzati in autoclave a vuoto frazionato. Infine, vengono stoccati in ambiente protetto. Quando entri nella stanza in cui il dentista dovrà operare, controlla sempre che i trapani non siano attaccati alla poltrona: le buste che contengono gli strumenti devono essere sigillate per venire aperte davanti ai tuoi occhi.
Le superfici e le poltrone da decontaminare
Le superfici e le poltrone di un ambulatorio dentistico possono essere coperte con dispositivi monouso o con una pellicola trasparente per fare in modo che esse non vengano contaminate. Da parte tua, puoi chiedere che la pellicola venga sostituita in tua presenza. Dal momento che la procedura richiede non meno di cinque minuti, se entri nella stanza subito dopo che il paziente che ti precedeva è uscito puoi avere la certezza che la pellicola non sia stata sostituita. Non ha senso, invece, usare uno spray disinfettante, in quanto la pellicola non può essere pulita facilmente.
Infine, sempre in tema di sicurezza dello studio del tuo odontoiatra, ricorda di richiedere un documento che certifichi la sicurezza dei prodotti che verranno usati per gli interventi e la dichiarazione di conformità dei manufatti odontotecnici, che serve a garantire la qualità delle loro materie prime.