Gli aggiornamenti normativi sugli impianti elettrici
Per la realizzazione o manutenzione degli impianti elettrici Vicenza e tutte le città italiane si affidano alla nuova normativa che definisce le prescrizioni e gli indici di prestazione per un impianto elettrico civile, la Norma CEI 64-8, revisionata nel 2016 con l’aggiornamento 8.1. La Norma CEI 64-8 ha rivoluzionato totalmente le prescrizioni in merito agli impianti elettrici civili fin dal 2008, definendo i criteri di sicurezza e di efficienza energetica per impianti elettrici a tensione non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V a corrente continua e rendendo obbligatorio il sistema di messa a terra di ogni impianto.
Uno degli scopi della norma suddetta è quello di diffondere sul territorio italiano, sulle orme delle direttive europee, una buona cultura tecnico-scientifica in materia di impianti e l’immissione di standard qualitativi sempre più elevati, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza negli impianti civili, ridurre i consumi e puntare sull’efficienza energetica con interventi ex novo o con la riqualificazione di impianti esistenti. Gli strumenti utilizzati dalla norma sono idonei per la divulgazione agli addetti nel settore ad apprendere tutti i criteri e metterli in pratica in maniera univoca e precisa.
L’aggiornamento 8.1
L’ultimo aggiornamento della norma approfondisce l’aspetto concernente l’efficientamento energetico, individuando i parametri fondamentali per garantire la realizzazione di impianti a regola d’arte efficienti e a basso consumo energetico, riducendo gli sprechi al minimo. Inoltre, l’aggiornamento introduce il concetto di prestazioni minime obbligatorie per uso civile, attraverso cui è possibile scegliere la certificazione energetica per tre livelli qualitativi e quantitativi. Ogni livello può essere ottenuto attraverso le prescrizioni dettate dalle tabelle allegate alla normativa di riferimento che definiscono le dotazioni minime relative ai punti presa e punti luce. Per ogni livello prestazionale i cittadini possono richiedere una certificazione, differente in base al tipo di comfort si vuole ottenere nell’utilizzo dell’impianto elettrico per uso residenziale. I vantaggi dei livelli più elevati per l’utente sono la maggiore attenzione alla sicurezza dell’impianto, il maggior comfort abitativo e l’inserimento di una nuova voce (“impianto elettrico”) che, in sede di compravendita, incrementa il valore dell’immobile. Di seguito elencheremo i livelli prestazionali e delle relative certificazioni.
Livello 1
Il Livello 1 è il minimo previsto dalla Norma, viene definito Livello Base, che ogni impianto elettrico deve garantire obbligatoriamente. I requisiti minimi richiesti si riferiscono al numero minimo e di punti luce e punti presa (in relazione alla superficie della residenza) e ai fattori principali da rispettare relativi alla posizione dei punti presa. Un punto presa va sempre posto all’ingresso dell’ambiente abitabile, mentre gli altri vanno distribuiti in modo uniforme in tutte le pareti che circoscrivono lo spazio abitabile, ad un’altezza minima da terra regolata dalla norma. Il numero minimo di punti presa per bagno e cucina, considerati luoghi critici, è di due e nel bagno deve essere presente anche la presa schuko, caratteristica di numerosi elettrodomestici.
Livello 2
Il livello di prestazione 2 presenta le stesse caratteristiche base del livello 1 in merito al numero ed al posizionamento dei punti luce e di presa, ma con l’inserimento di un sistema di controllo dei carichi elettrici che possa scollegare alcuni componenti senza interferire nel funzionamento dell’intero impianto elettrico.
Livello 3
Il livello di prestazione 3 richiede, oltre a tutti i parametri previsti per il livello 2, l’inserimento della domotica, un impianto speciale legato all’impianto elettrico che può gestire la calibrazione dei carichi e dei punti luce, l’impianto di sorveglianza e di rilevazione fumi, l’automazione di serrande, la temperatura dello spazio abitabile, l’impianto Hi-fi.