L’ansia è una sensazione di minaccia e tensione, legata essenzialmente alla preoccupazione sulla verificabilità di un evento futuro. Talvolta può trattarsi di un semplice atteggiamento di difesa, nei confronti di una situazione determinata e circoscritta; altre volte può trattarsi di una sensazione che riguarda un preciso momento della propria vita, particolarmente stressante o impegnativo. Quando però l’ansia si trasforma in vera e propria patologia non si tratta di una reazione transitoria, bensì di un grave disagio che limita il soggetto, influendo sulle sue prestazioni psico-intellettive. L’origine del disturbo è spesso collegata a processi mentali di difficile comprensione, sebbene possa essere aggravato da stimoli esterni oggettivi, come un ambiente sfavorevole o eventi stressanti. A soffrire di questa patologia sono soprattutto le donne, che rispetto agli uomini vengono colpite con un rapporto di 2 a 1. Molto spesso vengono interessati anche i bambini e gli anziani.
Sintomi e disturbi correlati
I sintomi dell’ansia sono facilmente riconoscibili e variano in intensità, a seconda della gravità del problema. Generalmente, quelli più significativi sono:
- aumento del battito cardiaco
- sudorazione
- tremori
- sensazione di asfissia
- nausea
- vertigini
- derealizzazione
- depersonalizzazione
- concentrazione sulla percezione di minaccia
- attacco o fuga dal pericolo percepito
Molto spesso questi sintomi portano ad un vero e proprio attacco di panico, che può sfociare addirittura nella paura incontrollata di impazzire, o addirittura di morire.
Altre tipologie di disturbi comuni frequentemente associate all’ansia sono le seguenti.
- fobie specifiche
- agorafobia
- mutismo selettivo
- ansia generalizzata
- ansia dovuta a condizione medica
- ansia da farmaci
- ansia sociale
Possibili terapie e trattamenti
Il miglior trattamento per combattere gli stati di ansia rimane la psicoterapia cognitivo-comportamentale. E’ necessario partire da un attento lavoro di ricerca delle cause che generano il disagio e procedere ad una valutazione delle aspettative e delle modifiche comportamentali da attuare. Vanno ricercati schemi alternativi e più funzionali, finalizzati ad evitare il ripetersi dello stato ansioso nel soggetto. Molto importante è riconoscere le credenze negative e impegnarsi per evitare il “rimuginio”, controllando al contempo i pensieri negativi. I pazienti sono spesso guidati verso una maggiore consapevolezza ed una profonda accettazione della incertezza della vita quotidiana.
L’approccio migliore è quello non invasivo, che riesca a mettere la persona al centro del percorso terapeutico: sono diversi i professionisti che riescono ad affrontare al meglio questo tipo di difficoltà nei loro pazienti. Ad esempio, un ottimo psicoterapeuta a Treviso è il Dottor Michele Canil, specializzato proprio nel trattamento degli stati d’ansia e di tutti i disturbi conseguenti: nel suo studio è possibile effettuare cure che spaziano dal campo della psicoterapia a quello della psicologia clinica, oltre che dell’ipnosi, della neuropsicologia e della psicofisiologia clinica (psicosomatica). E’ possibile ottenere ogni utile informazione attraverso il sito ufficiale www.michelecanil.it dove prendere anche contatti con lo studio.