Il numero di incidenti e delle vittime di tragedie stradali sta diminuendo anno dopo anno in tutta Europa.
Questo è quello che ci dicono i numeri delle statistiche curate dall'Unione a sostegno di una precisa politica di Bruxelles mirata alla prevenzione dei sinistri ed all'abbattimento dei costi sociali che ne derivano.
Negli ultimi 15 anni, il numero dei morti della strada è più che dimezzato, tuttavia il Bel Paese rimane quasi in cima alla classifica negativa dell'Unione. Siamo secondi per decessi dietro soltanto alla Francia e precediamo i tedeschi. Uno dei motivi per cui l'Italia fatica a raggiungere gli standard di altri paesi è lo scarso investimento in prevenzione, specialmente nel settore della manutenzione delle strade pubbliche che versano a volte in condizioni allarmanti.
Negli ultimi 5 anni però, nel quadro generale in miglioramento, si registra un trend positivo in netto rallentamento, questo significa che potrebbe volerci più tempo per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea. L'elemento di disturbo è stato individuato nella diffusione degli smartphone che sono diventati il pericolo pubblico numero uno sulle strade europee. All'Interno della statistica sugli incidenti causati da comportamenti scorretti, nel 90% dei casi si scopre che il guidatore aveva le mani impegnate nell'uso del telefonino. Una nuova minaccia dunque che si va ad aggiungere ai tradizionali nemici degli autisti come alcol droga e condizioni meteorologiche avverse.
La situazione della sicurezza stradale a Vicenza.
Restringendo il nostro sguardo alla Regione Veneto ed in particolare alla Provincia di Vicenza, scopriamo dati interessanti e confortanti sul comportamento degli automobilisti vicentini.
Se si confronta il dato relativo al numero di auto incidentate o coinvolte in sinistri con il numero dei veicoli circolanti, si scopre che dal 2011 la proporzione è positiva ed il trend è in miglioramento. Questo significa che, nonostante la popolazione ed il parco macchine dei vicentini sia in aumento, gli incidenti e le vittime della strada diminuiscono ad un tasso maggiore rispetto al passato.
La provincia veneta più indisciplinata si conferma sempre quella di Verona; negli anni ha continuamente fatto registrare i dati più alti della Regione portandosi ai primi posti nella classifica negativa italiana. Al contrario le provincie di Belluno e Rovigo risultano le due più virtuose, con numeri notevolmente più bassi rispetto alle medie nazionali.
I semplici dati quantitativi però vanno interpretati incrociandoli con quelli della popolazione e dell'intensità di traffico registrata sulle strade. Alla luce di queste considerazioni, nonostante Vicenza faccia registrare il quarto dato come numero complessivo di incidenti stradali in Veneto, la proporzione con il traffico di veicoli è piuttosto bassa.
Vicenza prosegue la tendenza positiva.
Questo ci indica che le strade vicentine sono classificabili tra le più sicure del territorio nazionale. Il merito di questo traguardo va ripartito fra le diverse componenti che contribuiscono a rendere i viaggi e gli spostamenti meno pericolosi.
Per prima cosa è giusto menzionare il lavoro delle forze dell'ordine, elogiate recentemente anche dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ha sottolineato come i controlli siano stati rafforzati.
Non va dimenticato anche il lavoro delle amministrazioni locali che investono in prevenzione stradale in diverse forme: manutenzione del manto e della segnaletica, infrastrutture moderne sempre più sicure.
Un altro merito, questo a carattere nazionale, va attribuito alle nuove legislazioni che hanno regolamentato i crimini stradali. L'introduzione di nuovi reati come l'omicidio stradale e le lesioni personali stradali, ha allineato l'Italia alle norme europee, responsabilizzando i cittadini.
Per ultimo ma non meno importante, va ricordato il senso civico dei vicentini, da sempre attenti e scrupolosi alla guida, nel rispetto del codice della strada.