Spesso si dice che “cercare lavoro è un lavoro” e non c’è affermazione più vera di questa. La ricerca di un impiego, infatti, coinvolge molte aree della psiche ed è una condizione che metterebbe sotto stress anche la più equilibrata delle persone.
Ciò nonostante è possibile affrontarla con un approccio più positivo, evitando di focalizzarsi troppo sui rifiuti che arriveranno e volgendo lo sguardo verso altre attività.
Un esempio può essere lo studio e l’apprendimento di nuove abilità, grazie anche a professionisti e istituiti come Torrisi formazione, che permettono di migliorare il CV e dare una svolta alla propria carriera lavorativa.
I fondamentali del CV
Quando si inizia a lavorare al proprio Curriculum Vitae, è bene assicurarsi di personalizzarlo per ogni candidatura. Potrà sembrare troppo lavoro ma, alla lunga, è un’attività che ripaga per varie ragioni: in primo luogo perché permette di capire quale sia la versione più efficace e poi perché le aziende notano certi dettagli.
In pratica bisogna provare ad adattare il CV in base al lavoro specifico e all'azienda a cui ci si sta candidando. Come? Sottolineando le proprie esperienze e competenze più rilevanti per il ruolo, in modo da catturare l'attenzione del datore di lavoro.
Non si deve poi dimenticare anche di evidenziare i risultati raggiunti nei ruoli precedenti anziché limitarsi a elencare le proprie responsabilità. Utilizzate numeri e dati concreti per dimostrare il vostro impatto e le vostre realizzazioni: questo renderà il CV più convincente e gli permetterò di distinguersi tra gli altri.
Formazione e informazioni in evidenza
È bene optare sempre per un layout pulito e leggibile, sforzandosi di applicare una formattazione coerente. È importante sempre i bullet point per elencare le informazioni in modo chiaro e conciso e togliete tutto ciò che risulti ridondante, eccessivo o irrilevante. È fondamentale mantenere sempre il CV focalizzato sui punti salienti del proprio background professionale.
Non bisogna dimenticare di controllare attentamente la correttezza ortografica e grammaticale di tutte le informazioni riportate prima di inviarlo: anche un piccolo errore di battitura, purtroppo, può danneggiarne la credibilità agli occhi dei recruiter.
Occorre concentrarsi sulle esperienze e le competenze più pertinenti per il ruolo e rimuovere dettagli superflui, lavori non attinenti o dettagli personali che sarebbe sempre meglio tenere per sé. Si può evitare di rivelare ciò che non è inerente al lavoro, sia nel CV che durante il colloquio.
Correttezza, adeguatezza, trasparenza
La scelta delle informazioni da riportare nel CV è la parte più importante di tutto il lavoro. Ci sono aspetti della propria vita che, pur essendo estremamente positivi, non hanno alcun rilievo nel tipo di lavoro o mercato in cui ci si vuole inserire; allo stesso modo tutti hanno vissuto esperienze che, invece, potrebbero avere un impatto positivo nell’ambiente in cui si lavorerà.
Ecco perché, come ultimo consiglio, c’è quello di evitare di mentire o esagerare sulle proprie esperienze o competenze. In primis poiché si può essere scoperti durante il processo di selezione e poi perché non si sa cosa il recruiter stia cercando con esattezza o cosa lo convincerà, ragione per cui non c’è motivo per mentire.
Un piccolo consiglio extra è quello di aggiornare regolarmente il CV con nuove esperienze lavorative, competenze acquisite o altre informazioni rilevanti, in modo da mantenerlo fresco e pronto all’invio. Anche questo è un segnale che dimostra il proprio impegno e professionalità nella ricerca di nuove opportunità.