Vicenza e la Riviera Berica
Vicenza - Agugliaro - Noventa Vicentina - Pojana Maggiore
Barbarano Vicentino - Costozza - Vicenza
Da Vicenza lungo la statale del Tocai Rosso, ammirando splendide ville palladiane
Appena fuori Vicenza, la Riviera Berica si apre innanzi a noi offrendoci un biglietto da visita di tutto rispetto: ci appare infatti come una visione, in cima ad un colle villa Almerico Capra Valmarana, detta "la Rotonda" (visitabile il mercoledì per gli interni a Lire 10.000, per gli esterni tutti i giorni tranne il lunedì a Lire 5.000 - tel. 0444/321793). Ideata dal grande architetto Andrea Palladio intorno al 1570, essa rappresenta una tipica villa tempio: le quattro facciate perfettamente uguali, i pronai esastili, i timpani triangolari sormontati da statue, il salone centrale, le ampie scalinate che sembrano dilatare la struttura stessa ne costituiscono un canone di bellezza ideale per tutta la storia dell'architettura. Il perfetto inserimento nella natura circostante poi ne aumenta il fascino e l'armonia, soprattutto nelle giornate nebbiose, quando la villa sembra quasi fluttuare, leggera, nell'aria.
Proseguendo giungiamo nel paese di Montegalda (Municipio tel. 0444/636450), posto a sud-est di Vicenza al confine con la provincia di Padova, è ricco di importanti testimonianze artistiche. Il castello Grimani (visitabile solo inviando per tempo domanda scritta) ora della famiglia Sorlini, dall'alto del suo colle è
senza ombra di dubbio la fabbrica di maggiore interesse la cui storia si intreccia con quella dello stesso centro
abitato. Il giardino all'italiana ed il cortile interno sono arricchiti da statue di Orazio Marinali e dalla sua bottega. Poi vi sono villa Chiericati Fogazzaro Roi, villa Gualdo Valmarana, nella frazione di Colzè la seicentesca villa Feriani. A Montegalda troviamo un ottimo agriturismo (cucina tipicamente campagnola) particolarmente ospitale con i camperisti (tel. 0444/737253). Il luogo si presta per una pedalata in bici lungo l'argine del fiume Bacchiglione fino a Cervarese S. Croce. Il maggiore edificio monumentale di Montegaldella è villa Conti Lampertico Campagnolo (oggi non visitabile). Secondo le ricostruzioni, l'intero parco aveva
centosessantaquattro statue. La facciata è caratterizzata da un portico centrale ionico ed ornata da statue
poste sullo sporto.
Tornando sulla Riviera Berica, imponente è il complesso di villa Sangiantofetti Rigon a Ponte di Barbarano. Venne edificato tra il XVI ed il XVII secolo. Degne di attenzione le decorazioni all'interno
(Pro Loco Ponte tel. 0444/795351). Una breve deviazione in direzione di Agugliaro ci permette di osservare
alcuni autentici gioielli della campagna vicentina. Villa Dal Verme (XV sec.), visibile dall'argine del fiume Liona, austera e un po' malinconica, impreziosita dalla raffinata trifora centrale, sembra trasportare l'architettura veneziana qui nell'entroterra vicentino e rappresenta un prototipo della futura villa rinascimentale. Di Venezia parlano poi villa Saraceno (esterni visitabili gratuitamente tel. 0444/891094) detta "delle trombe" per la forma dei suoi sgocciolatoi e villa Saraceno Lombardi entrambe erette dalla nobile famiglia al centro di vasti possedimenti per poter meglio proseguire l'opera di bonifica e di ristrutturazione del territorio già iniziata da Venezia agli inizi del sec. XV. Villa Saraceno Lombardi, opera del Palladio del 1568, ci colpisce per la sua logica semplicità e per la sobria eleganza: il frontone triangolare, il leggero avanzamento del corpo centrale, la dolce scalinata d'accesso e l'estremo rigore delle proporzioni ne accentuano l'inimitabile fascino rinascimentale (visitabile il mercoledì, ma ben visibile dalla strada - tel. 0444/891371).
A pochi km di distanza troviamo Noventa Vicentina, il comune più meridionale della provincia. Attraversando il centro notiamo senz'altro una
costruzione dalle dimensioni inusuali: è villa Barbarigo ora sede del Municipio (ingresso gratuito da lunedì a venerdì ore 10-13, altri giorni tel. 0444/860727-760360). Di tale edificio, risalente al 1588, è ignoto l'autore, il quale in ogni caso risente dell'influsso palladiano: all'interno vi è un interessante ciclo di affreschi. A Poiana Maggiore (Municipio tel. 0444/898033) non manca di stupirci l'omonima villa sorta innanzi all'antico castello. L'intera zona era feudo della famiglia Poiana che nel 1533 decise di commissionare al Palladio la nuova dimora; anch'essa sobria ma nello stesso tempo raffinata, si distingue per unicità di elementi quali la cornice spezzata e la curiosa serliana d'accesso sormontata da 5 oculi, episodio unico nel panorama architettonico del grande autore.
Giunti a Campiglia dei Berici non tralasciamo di visitare villa Repeta (tel. 0444/866032),
elegante dimora barocca sorta in seguito all'incendio della precedente costruzione palladiana: lo stemma
patrizio al centro del timpano ne nobilita la facciata. A Villaga possiamo assaggiare il tipico piatto berico "risotto ai tartufi".
A Barbarano Vicentino (zona di produzione del vino Tocai Rosso detto vino Barbarano - Municipio tel. 0444/788308) rechiamoci ad ammirare il Palazzo dei Canonici, curiosa costruzione gotica legata al Vescovo
di Vicenza e villa Godi Marinoni (tel. 0444/886055), ora azienda agrituristica le cui massicce strutture
testimoniano l'esistenza di una preesistente ortificazione; all'esterno la cappella gentilizia di San Gaetano del 1700.
Da Barbarano partono n. 5 sentieri alla portata di tutti (Pro Colli Berici tel. 0444/886811). Percorrendo
una ripida ma breve salita, giungiamo presso un'azienda agricola da cui si ammira un'incantevole panorama.
Raggiungiamo l'eremo di San Pancrazio (XV sec.), mistico luogo carico di fede dove i gentili frati francescani saranno lieti di ospitarci: da qui si gode un altro bel panorama sulla verdeggiante pianura sottostante.
Proseguiamo lungo la strada pedecollinare del vino Tocai Rosso dove troviamo Mossano, conosciuto assieme
a Nanto per il vino d.o.c. e per l'olio d'oliva; ci accoglie la seicentesca villa Pigafetta Camerini dell'architetto Pizzocaro con il suo sinuoso frontone (Lire 8.000 tel. 0444/886838), mentre dal centro del paese partono vari sentieri per piacevoli escursioni, come quella alle grotte di San Bernardino o ai mulini ad acqua, antica
testimonianza della civiltà contadina.
Entriamo nel territorio comunale di Longare (Municipio tel. 0444/555012), comune piccolo ma ricco di testimonianze artistiche e culinarie. A Lumignano lasciamoci rapire da un gustoso piatto di "bisi" (piselli), delizia locale, oppure risaliamo i sentieri che portano all'eremo di San Cassiano (visitabile la prima domenica di ogni mese) la cui origine affonda nella notte dei tempi: sono luoghi carichi di suggestione che ci mettono a contatto di una natura incontaminata e misteriosa, popolata, secondo la leggenda, da gnomi e folletti.
In località Costozza, nota per la coltivazione di certi funghi, sorge villa Trento Carli (tel. 0444/555066), insigne opera barocca dell'architetto A. Pizzocaro (1645) caratterizzata da un curioso
sistema di ventilazione sotterraneo, i "ventidotti". Questi sono antichi cunicoli sotterranei attraverso i quali l'aria, catturata all'interno dei vicini colli, risale apportando frescura d'estate e tepore d'inverno. Possiamo chiedere una breve visita ai gentili gestori della Taverna Eolia, antica dimora rinascimentale affrescata da G. B. Zelotti, le cui odierne cantine sono ricavate sfruttando tali aperture sotterranee collegate tra loro per diversi km. Sulla cima della collina scorgiamo il complesso della villa Da Schio, con i suoi splendidi giardini terrazzati all'italiana (non visitabile), mentre più in basso non mancheranno di colpire la nostra immaginazione i "covoli", antichissime cavità scavate in quella che fu una remota scogliera corallina nota come Dorsale dei Berici, ed abitate per secoli.
Sulla Riviera Berica arrivati alle porte di Vicenza, con una visione di sublime eleganza, a sinistra sul colle scorgiamo nuovamente la Rotonda, la villa più conosciuta ed ammirata del grande architetto
Palladio che si inserisce con perfetta armonia nell'ambiente circostante.