Cerca nel sito

Invia ad un amico

Primo Itinerario: descrizione

provincia Vicenza

Vicenza e Bassano del Grappa

Vicenza - Thiene - Lugo di Vicenza - Marostica - Bassano del Grappa - Vicenza

Da Vicenza a Bassano del Grappa, passando per Marostica, città degli Scacchi, lungo la Pedemontana.

Lasciando Vicenza alle nostre spalle (APT tel. 0444/320854), prendiamo la SS 248 in direzione di Marostica. Alle porte della città ci imbattiamo in Villa Trissino (non visitabile), antica dimora dell'illustre umanista vicentino: essa si erge maestosa e severa al centro di un vasto spazio verde che pare quasi isolarla dal resto della città. L'altezza delle ali laterali ci fa intuire l'esistenza di una preesistente struttura Medioevale successivamente rimodernata secondo i più moderni schemi rinascimentali; proprio durante tali lavori di ristrutturazione, il mecenate G. G. Trissino scoprì il talento di un giovane scalpellino che ivi prestava la sua opera: costui si chiamava Andrea di Pietro della Gondola, ma passerà alla storia con il nome di Andrea Palladio.

Avanzando per qualche chilometro, incontriamo sulla destra l'antico complesso benedettino di S. Maria Etiopissa (per la visita chiedere la chiave presso l'abitazione di sinistra). Di proprietà della parrocchia di Polegge (tel. 0444/595410), l'antica chiesetta restaurata nel 1994 con lo snello campanile è muta testimonianza delle fatiche dei monaci (tracce Longobarde) che per primi giunsero qui a bonificare i terreni paludosi e a divulgare il Vangelo.

Giunti in località Pilastroni, voltiamo a sinistra per Dueville: di fronte a noi ci apparirà, dapprima sfocata, poi sempre più nitida nelle sue eleganti forme neopalladiane, Villa Casarotto (interno non visitabile - tel. 0444/597663) opera dell'architetto O. Calderari (1770). Giriamo a sinistra quindi in direzione di Vivaro; dopo un chilometro sulla destra sorge Villa Da Porto (non visitabile), attribuita al Palladio ma ampliata nel secolo scorso con l'aggiunta delle ali laterali: il laghetto con le ninfee e il delizioso giardino all'inglese ricco di essenze arboree ne costituiscono una elegante ed adeguata cornice. A Caldogno fermiamoci ad ammirare l'omonima Villa in centro al paese (ingresso gratuito - tel. 0444/585756). Progettata da A. Palladio intorno al 1550, essa custodisce un prezioso ciclo di affreschi rinascimentali opera di G. B. Zelotti: la severità della facciata, l'armonia delle forme, l'eleganza della scalinata con i tre fornici bugnati ne fanno sicuramente uno dei migliori esempi di architettura civile del XVI sec.

Thiene, operosa ed attiva cittadina dell'alto vicentino (Pro Loco tel. 0445/369544), ci mostra il suo tesoro più grande: Castello Porto Colleoni (visitabile dal 15 marzo al 15 novembre Lire 8.000, tel. 0445/366015). Esso rappresenta una importante testimonianza di castello medioevale trasformato successivamente in residenza civile. La luce penetra prepotentemente all'interno di questa dimora attraverso il porticato al piano terra, retaggio delle nobili case veneziane ed attraverso la magnifica pentafora centrale che accentua la raffinatezza dell'insieme. Una visita meritano pure la piccola chiesa gotica con l'annessa "casetta rossa" antistante al portone d'ingresso del castello e il duomo di S. Gaetano, risalente al 1630, sovrastato dall'agile campanile.

Proseguiamo dunque, non senza aver assaggiato la famosa "treccia d'oro", squisitezza locale; in direzione di Grumolo Pedemonte, piccola frazione di Zugliano: qui sostiamo per ammirare la chiesetta romanica di S. Biagio con affreschi risalenti al XV sec., mentre nella parrocchiale della vicina Centrale di Zugliano è conservato un magnifico crocifisso dipinto risalente al 1400.

Giunti a Piovene Rocchette, imbocchiamo la strada per Velo d'Astico. Non appena superata la galleria troviamo la Birreria Summano (tel. 0445/650110), antico stabilimento del secolo scorso: fermiamoci qui per una piacevole sosta all'interno dell'ampio giardino (grande parcheggio sterrato) in compagnia di un buon boccale di birra. Continuando la strada notiamo, sulla destra, la chiesetta di S. Giorgio, autentico gioiello altomedioevale; essa conserva al suo interno un prezioso ciclo di affreschi riferibili all'epoca carolingia, un polittico di Battista da Vicenza e una tavola di G. Speranza di notevole valore.
Dopo pochi chilometri Velo d'Astico (Municipio tel. 0445/740898) ci appare come una piccola gemma adagiata al centro di una verde conca: anche Antonio Fogazzaro, noto scrittore vicentino, si lasciò incantare dall'armonia di tale paesaggio a tal punto da erigervi la sua dimora privata "la Montanina", singolare costruzione liberty dalle linee sinuose, progettata dall'architetto torinese M. Ceradini. In questi luoghi incantati tra Villa Velo e Villa Valmarana, Fogazzaro ambientò i suoi romanzi "Leila" e "Daniele Cortis".

Raggiungiamo Arsiero (Municipio tel. 0444/741305), simpatico paese a ridosso delle montagne con il suo variopinto mercato del Giovedì e la scenografica chiesa di S. Michele Arcangelo.
Ci addentriamo nella Val Posina in un susseguirsi di scorci naturali dai molteplici colori e dalle profumate essenze: boschi, ruscelli, laghi e pareti rocciose dominano questo paesaggio dove protagonista assoluta è la natura. A Posina (Municipio tel. 0444/748013) fermiamoci a mangiare un buon piatto di gnocchi o di bigoli con il sugo d'anitra oppure dirigiamoci verso la Val d'Astico per assaggiare i "marsoni", piccoli e prelibati pesciolini d'acqua dolce.

Volendo fare un'altra interessante deviazione, a San Pietro Valdastico (Municipio tel. 0445/745003) partono numerosi sentieri, mete di belle passeggiate e piacevoli escursioni, alla scoperta di antiche tradizioni e di vecchie contrade ancora abitate.
Ripercorriamo la strada in senso opposto in direzione di Cogollo del Cengio (Municipio tel. 0445/880277) in cui costituisce una interessante testimonianza religiosa la chiesetta di S. Agata del sec. XIV a cui si può accedere solo attraverso strade sterrate in mezzo ai campi. Superato il ponte dei Granatieri, nei pressi di Caltrano, ci dirigiamo verso Calvene, caratteristico paesino adagiato ai piedi delle colline; il clima dolce e una natura variopinta ne fanno una piacevole meta per simpatiche scampagnate domenicali.

A Lugo di Vicenza è necessario sostare in località Lonedo per visitare due autentici gioielli: Villa Godi-Malinverni (tel. 0445/860561) e Villa Piovene Porto-Godi (visitabile l'esterno e il magnifico parco tel. 0445/860613-861481). La prima è opera di Andrea Palladio e costituisce uno dei primi esempi di residenza civile rinascimentale (1542): la facciata rientrante, la stretta scalinata, l'assenza di decorazioni, la rigorosità delle linee, attestano com'essa sia frutto di un Palladio ancora "prima maniera", influenzato probabilmente dalla scuola del Sanmicheli. L'interno è interamente affrescato da pittori cinquecenteschi (G. B. Zelotti, Gualtiero Padovano, Battista del Moro) mentre in un'ala separata è conservata una ricca pinacoteca d'autori dell'800. A pochi metri potremo ristorarci nell'attiguo ristorante pertinenza della villa o nel caratteristico agriturismo assaggiando qualche prelibatezza della zona come i "Torresani" (saporiti colombi). Più in alto, quasi a dominare la zona, troneggia Villa Piovene: le fa da scenografico ingresso una grandiosa scalinata, opera di F. Muttoni: osserviamo la raffinatezza dei ferri battuti della cancellata, autentico gioiello dell'arte barocca, e l'eleganza delle decorazioni lapidee. In cima alla stradina, accanto alla quattrocentesca chiesetta di S. Gerolamo, si estende il parco, uno dei più interessanti dell'intera regione per la ricchezza di essenze arboree e per la sua vastità.

A Breganze potremo chiedere di visitare l'accogliente cantina sociale Beato Bartolomeo da Breganze (tel. 0445/873112). Qui potremo trovare nel fornito spaccio, vini di ottima qualità tipici di queste zone collinari: Chardonnay, Pinot Grigio, Verduzzo, ecc....

Riprendendo la strada verso Marostica (Pro Loco tel. 0424/72127), lasciamoci sedurre dalla dolcezza dei declivi e dalla generosità della natura che, soprattutto in primavera, con i ciliegi in fiore, ci regala scenari e colori d'incomparabile bellezza. La cinta merlata, le torri di difesa, i cammini di ronda, i due castelli, l'inferiore e il superiore, ne fanno un luogo di grande suggestione. Entrando da una delle antiche porte, facciamo un tuffo in pieno medioevo allorquando, Cangrande della Scala, ordinò di erigere i due castelli che vennero collegati tra loro nel 1372: una romantica passeggiata in mezzo agli ulivi ci permette di raggiungere il castello superiore (20 minuti) partendo dal centro del paese. Nel mese di Settembre, negli anni pari, assistiamo alla famosa partita a scacchi: si rinnova qui con personaggi viventi, l'antica sfida di Rinaldo d'Angarano e Vieri da Vallonara per ottenere la mano della bella Lionora.
Lasciata Marostica, ci attende Bassano (APT tel. 0424/524351). Attraversiamo a piedi il caratteristico ponte di legno detto "degli Alpini", a cui la storia della città intimamente legata (sosta alla famosa distilleria Nardini) per raggiungere il centro della cittadina con le sue tre piazze: del Monte Vecchio, della Libertà e Garibaldi. Non mancherà di colpirci la chiesa di S. Francesco del XII secolo, l'adiacente Museo-Biblioteca (tel. 0424/519450 - discreta raccolta di Jacopo Da Ponte e G. B. Tiepolo) il Monte di Pietà dalla poderosa struttura medioevale, la Loggia del Comune, il Duomo, il Castello. La raffinatezza dei palazzi e l'armonia del contesto architettonico, ne fanno una delle città più eleganti del Veneto; dall'alto di una colonna il leone di S. Marco testimonia l'antica sottomissione a Venezia. A differenza di Vicenza, Bassano è la città che riflette la cultura e le esigenze della borghesia che commercia e produce. Tuttavia rilevante è la residenza dei baroni Sturm, ora sede dell'interessante Museo Civico della Ceramica d'Arte (tel. 0424/524933). Altre curiosità sono villa Priuli Jonoch, villa Ca' Veggia, villa Rezzonico Widmann, l'Ossario che custodisce le salme dei soldati della Grande Guerra, il complesso di villa Angarano Bianchi Michiel e la chiesa di Sant'Eusebio, il Monastero a Campese, la Cava Dipinta situata a Rubbio (altitudine mt. 1.000) raggiungibile seguendo un percorso rigorosamente panoramico e a contatto con la natura, a mezz'ora dalla città.

Riscendiamo dunque verso Cartigliano ove sorge villa Cappello (sede del Municipio), costruzione rinascimentale interamente circondata dall'ampio e luminoso porticato, esempio unico e non più imitato (sempre visitabile da Lunedì a Venerdì: ore 10-12.30 tel. 0424/590234 ingresso gratuito). In una cappella della parrocchiale sono conservati antichi affreschi di Jacopo Da Ponte, celebre pittore bassanese (1575).

A Nove merita una visita il museo della ceramica (tel. 0424/829807), tipico prodotto del bassanese, ove tra l'altro sono conservati alcuni meravigliosi pezzi della famosa Manifattura Antonibon (prima metà del XVIII secolo): gli appassionati non mancheranno di apprezzare l'alta qualità degli smalti e la finezza dei colori. Altra curiosità è una vecchia fabbrica di ceramiche Stringa (visitabile tel. 0424/590084) con i mulini ad acqua ancora funzionanti. Prelibatezza gastronomica della zona, da assaggiare assolutamente, è l'asparago bianco. Da Nove raggiungiamo Bressanvido dove Villa Vicerè Mezzalira, antico monastero benedettino, ci stupirà con il suo meraviglioso giardino popolato da rarità botaniche (ingresso gratuito al giardino tel. 0444\660039).

Raggiungendo Sandrigo (Pro loco tel. 0444/659096) attraverso la campagna dai bei paesaggi e dalle rigogliose colture, in centro al paese (comodo parcheggio dell'ospedale) sorge villa Sesso-Schiavo. È possibile visitare (previo app. tel. 0444\659344) la grandiosa "barchessa" rinascimentale interamente decorata da un pregevole ciclo di affreschi di A. Fasolo e il parco abbellito da secolari magnolie. In località Soella troviamo poi Villa Chiericati-Milan (1623), interessante esempio di nobile dimora di campagna (ingresso gratuito esterni tel. 0444\658446).

Concludiamo il percorso passando attraverso Lisiera, frazione di Bolzano Vicentino: qui sorge Villa Valmarana Zen (1575) dall'elegante facciata palladiana (visitabili interni ed esterni da Lunedì a Venerdì gratuitamente). A Quinto Vicentino troviamo Villa Thiene (1575 - sede municipale) incompiuta e austera opera del Palladio.

Rientrando a Vicenza nei pressi di Bertesina, Andrea Palladio si accomiata da noi offrendoci l'ultimo gioiello: Villa Marcello ove è possibile ammirare dall'esterno anche la settecentesca Villa Curti. Infine a Ospedaletto sorge la villa di stile palladiano Negri Ceroni, costruzione del 1709, con una bella facciata a cinque intercolumni ionici, a cui si accede da un'ampia scalinata, parco e giardino con graziosa fontana.




Altri articoli