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Litografia tratta dall'album dei fratelli Adam Erinnerunger che mostra soldati austriaci delle diverse armi e specialità all'assedio di Vicenza.
La scena sulla sinistra rappresenta il colonello von kopal (Scheda 2.3.2) che, ferito nei combattimenti per la conquista di Monte Berico, viene trasportato dai suoi soldati fino a villa Salasco-Pasini di Arcugnano dove gli verrà amputato il braccio destro.
La sera dell'otto giugno, dopo una lunga marcia che in una settimana aveva portato i trentamila uomini del Radetzky dalle porte di Mantova a Legnago, Montagnana fino alla periferia di Vicenza, lo stato maggiore austriaco predisponeva minuziosamente l'attacco alla città e fu così che, all'alba del giorno dieci, gli uomini furono pronti all'azione: un colpo di cannone avrebbe dovuto segnalare l'inizio dell'attacco alla città.
Il piano strategico austriaco era abbastanza semplice e contemporaneamente efficace: Vicenza doveva essere conquistata dalla parte dei colli - visto anche l'insuccesso dell'attacco in pianura del 24 maggio precedente - ed in effetti il Durando, ben conscio dell'importanza della posizione aveva provveduto a far fortificare il Monte Berico e dislocarvi le sicure truppe svizzere e parte delle milizie cittadine.
Qui avvenne l'attacco principale, il resto dell'armata avrebbe agito in pianura con compiti di appoggio e diversione sottraendo forze al settore principale, cioè il Monte Berico, ed impedendo l'invio di rinforzi e munizioni nelle zone maggiormente investite.
Per quanto riguarda la composizione delle forze austriache, i trentamila uomini del Radetzky erano stati divisi in due corpi d'armata: il primo composto dalle brigate Liechtenstein, Taxis e Torok doveva avvolgere la città da est, tagliare la ferrovia, impedire l'arrivo di rinforzi da Padova e Treviso ed impegnare i difensori delle mura; il secondo (brigate Wohlgemuth, Clam-Gallas, Strassoldo) doveva attaccare lungo la strada tra Bacchiglione e colli Berici verso Porta Monte e la ferrovia.
Sui colli, alcuni battaglioni distaccati dalla guarnigione di Verona, dovevano effettuare l'attacco principale. La riserva generale era composta da tre brigate (Gyulai, Simbschen, Schaafgosche) che intervennero nei combattimenti quando fu chiaro che le guarnigioni delle altre città avevano deciso di non inviare rinforzi ed aiuti abbandonando Vicenza al suo destino.
INDICE:
Scheda 2.4.2 Scheda documentale: Gli "Austriaci"
Itinerario 2.4: Villa Guiccioli
La difesa dei colli
Gli "Austriaci"
I difensori