Chi vuole donare per fare del bene al prossimo, può concretizzare questa volontà in tanti modi differenti. Tra questi, c’è anche il lascito testamentario, una scelta solidale che consente di garantire un sostegno a lungo termine a una specifica causa.
Si tratta di una donazione a tutti gli effetti, sotto forma di disposizione scritta contenuta all’interno del testamento che permette di destinare una parte del proprio patrimonio ad associazioni ed enti no profit, come ad esempio Medici Senza Frontiere. In questo caso, il lascito testamentario permette a questa organizzazione umanitaria di avere fondi per finanziare attività che hanno l’obiettivo di curare migliaia di persone nel cuore dei conflitti, delle epidemie, delle catastrofi naturali o escluse dall’assistenza sanitaria.
Se vuoi sapere che cos'è il lascito testamentario e come MSF utilizza i soldi ricevuti con questa specifica donazione, puoi consultare il sito ufficiale dell’organizzazione.
Come si fa un lascito testamentario
Per attivare un lascito testamentario, occorre necessariamente fare testamento. Questa azione permette di esprimere le proprie volontà in maniera ufficiale, con la certezza legale che saranno rispettate. In Italia è possibile redigere un testamento in forme differenti.
Si può infatti optare per il testamento olografo, la forma più semplice ed economicamente meno impattante: si tratta di un atto interamente scritto di propria mano dal testatore (senza cioè il ricorso a strumenti di scrittura meccanica come computer, tablet o macchina da scrivere), datato e sottoscritto. Questa scelta, se da un lato garantisce la totale riservatezza delle volontà espresse, dall’altra richiede la conservazione accurata del documento, per fare in modo che ciò che è stato scritto sia effettivamente ritrovato al momento della morte.
Chi volesse avere maggiore sicurezza in questo senso può invece scegliere il testamento pubblico: si tratta di un atto redatto da un notaio (che si occupa poi di conservarlo) alla presenza di due testimoni e che, proprio per questo motivo, non può essere contestato.
Infine, esiste anche il testamento segreto: in questo caso, è il testatore a sottoscrivere il proprio testamento (anche utilizzando mezzi meccanici) e, dopo averlo chiuso in busta sigillata, lo consegna poi al notaio, sempre alla presenza di testimoni. Questa ultima forma presenta i vantaggi della riservatezza, della certezza della data e della tutela della conservazione.
Cosa sapere prima di fare un lascito testamentario
La prima informazione da conoscere se si decide di fare un lascito testamentario valido è che nel testamento va indicato in modo molto chiaro il proprio desiderio di lasciare una parte dei propri beni all’ente di propria scelta, specificando quali beni o quale quota del patrimonio si intende donare.
Si può lasciare una somma di denaro (conto corrente, titoli, azioni, obbligazioni, libretti/buoni postali, fondi di investimento o il proprio TFR), beni mobili e beni immobili (case, gioielli, auto, ecc.) e polizze assicurative, come ad esempio la Polizza Vita. Fondamentale è anche sapere che in Italia è possibile destinare a cause solidali solo quella parte del patrimonio che viene definita “disponibile”, mentre la quota legittima per Legge va in ogni caso a finire agli eredi diretti (moglie, figli, ecc.).
Altro aspetto da considerare è che, al momento della redazione del testamento, la persona deve aver compiuto la maggiore età ed essere in grado di intendere e volere. Un altro aspetto da non dimenticare è la possibilità di cambiare, modificare, annullare e revocare le disposizioni all’interno del proprio testamento in qualunque momento prima del decesso. Infine, il lascito testamentario non è un privilegio esclusivo di chi ha un patrimonio importante: rappresenta infatti un gesto generoso che chiunque può decidere di compiere, anche destinando solo una piccola somma di denaro o un singolo bene a sostegno di attività̀ benefiche.