I bambini gifted sono bambini che si fanno notare per le loro abilità logiche, di ragionamento, spesso molto più maturi rispetto alla loro età. Contro ogni aspettativa, i bambini con alto potenziale possono incontrare delle grandi difficoltà se non vengono messi nelle condizioni di sviluppare il loro unico potenziale.
Nell’ambito scolastico, se non viene adeguatamente riconosciuta, la plusdotazione potrebbe non emergere e quello che potrebbe diventare un punto di forza rischierebbe di trasformarsi in uno svantaggio per il bambino, portandolo a sviluppare stati di incertezza emotiva, frustrazione, scarsa autostima, difficoltà sociali e comportamentali. Da qui l’importanza di una valutazione della plusdotazione che permetta alla famiglia e all’istituto scolastico di intraprendere un percorso di valorizzazione di questo potenziale.
In questo articolo vogliamo approfondire le soluzioni e le strategie con cui la scuola si occupa dei bambini con plusdotazione.
Come riconoscere la plusdotazione
È difficile definire la plusdotazione, nel tempo le definizioni dei segnali di un alto potenziale nei bambini sono state numerose:
-
intelligenza spiccata, superiore o molto superiore alla norma
-
abilità molto superiori alla sua età in aree di competenza accademiche
-
spiccata curiosità
-
buona memoria
-
abilità di intuizione
-
forte creatività
-
capacità di leadership
-
forte personalità
Non solo vantaggi tuttavia. Passando dal mito alla realtà, i bambini dotati di alto potenziale incontrano spesso delle grandi difficoltà:
-
problemi comportamentali
-
problemi di integrazione dal punto di vista sociale
-
mancanza di organizzazione e metodo
-
tendenza dispersiva
-
disallineamento tra sviluppo motorio e sviluppo intellettivo
-
risultati scolastici non sempre positivi
Tuttavia, esistono bambini con alto potenziale che apparentemente non mostrano problemi, ma che comunque hanno dei bisogni particolari. Evitare di considerare l’alto potenziale può portare loro difficoltà future.
Bambini plusdotati cosa fare: prima viene identificato tanto più si realizzerà
Sviluppare delle strategie didattiche per plusdotati è importante per rispondere in modo specifico e individualizzato ai loro bisogni.
Personalizzare la didattica
Valutare le capacità del bambino per adattare risorse e competenze dell’insegnante alle reali esigenze del bambino gifted, allo scopo di redigere un piano didattico specifico e personalizzato.
Assumere un ruolo da motivatore
L’insegnante deve svolgere un ruolo da motivatore, incoraggiando gli studenti a ragionare al di fuori dei classici modelli didattici allo scopo di fare esperienze aggiuntive.
Agire per fornire un supporto non una cura
Il bambino plusdotato non deve essere curato. Non si può parlare di cura poiché la plusdotazione NON è una malattia. Il bambino avrà bisogno di un supporto per esprimere adeguatamente il suo potenziale in armonia con gli altri e con il contesto in cui si trova.
Come agire sul piano emotivo/relazionale
Nell’ambito emotivo e relazionale, un insegnante e un genitore possono supportare il bambino con alto potenziale fornendo un sostegno emotivo, incoraggiamento e critiche costruttive. Il supporto deve essere finalizzato altresì a favorire la socializzazione in classe mediante atteggiamenti di cooperazione e stima reciproca, scoraggiando comportamenti competitivi. È bene permettere al bambino di vivere momenti di solitudine e pensiero divergente. Quando si devono lodare i suoi risultati, invece, occorre farlo sottolineando la grinta e la forza d’animo molto più del talento.
Adulti e bambini plusdotati: le sfide
Un adulto che si interfaccia con un bambino con alto potenziale è chiamato a sfruttare appieno le sue risorse personali. Bisogna infatti considerare il carattere asincrono tra sviluppo emotivo e cognitivo del bambino, che può essere disorientante per l’adulto, specialmente per gli insegnanti, responsabili della proposta educativa che andrà variata e ampliata.
La risposta sta anche nella tempestività
Per un bambino gifted, il potenziale non è sufficiente per permettere alle sue capacità e risorse di emergere correttamente. Per questo, prima si individua la presenza di un alto potenziale, migliore sarà il percorso scolastico del bambino attraverso i vari livelli della sua istruzione. La rapidità di intervento permette altresì la formazione adeguata del corpo docenti, per un intervento didattico più mirato ed efficace.