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S. Maria dei Servi
Percorso meditato

L’interno ha un'impronta gotico-cistercense, diviso in tre navate, pilastri cilindrici, con abside e cappelle laterali chiuse da pareti rettilinee. Le cinque campate presentano una cesura leggibile dalla forma dei pilastri che indica una doppia fase costruttiva. Al di sopra delle campate sono ricavati degli occhi, mentre nella parete destra del presbiterio si apre una trifora. Gradevole è anche la bicromia degli archi a fasce bianche e rosse.
La chiesa è un'interpretazione tardo gotica della tipologia monastica veneta: sono chiari i modelli di S. Lorenzo e di S. Corona, e proprio la riduzione spaziale contribuisce a impreziosire l'effetto di ogni decoro.

S. Maria dei Servi S. Maria dei Servi
    Iniziando il percorso dalla navata sinistra si incontra:
  1. Altare Garzadori, dei Ss. Giorgio e Apollonia (sec. XVI), attribuito a Francesco Albanese, ha la mensa e il paliotto del sec. XX. I gradini sono in biancone di Pove e il resto della costruzione è in pietra d'Istria e marmo. Al centro dell'altare la pala di Benedetto Montagna (ca. 1481 - ant. 1558) raffigurante La Vergine in trono tra i santi Rocco e Sebastiano. La tela, creata per la chiesa di S. Rocco, giunse dapprima alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, quindi alla chiesa dei Servi nel 1948. È interessante notare come l'edicola che incornicia la Vergine sia diroccata da un lato e lasci scorgere dei rami spogli in un paesaggio desolato.

  2. Altare Trissino, della SS. Trinità (sec. XVI/XVII), di Francesco Albanese e bottega, in pietra d'Istria, marmi policromi e breccia violacea. Il paliotto conserva un medaglione con raffigurata la Vergine venerata dai Ss. Domenico e Caterina. Ai lati dell'altare sono le statue di S. Francesco e S. Antonio, mentre al centro è la pala con Il Padre Eterno, l'Annunciazione e Santi, di Alessandro Maganza (1556-1630).

  3. Altare Negri, dedicato ai Ss. Bernardino e Filippo Benizi (sec. XVII), in calcare bianco e marmi. Attribuito da alcuni a Giambattista Albanese, conserva nel paliotto scultoreo un medaglione raffigurante la Pietà. Nel 1812 l'altare incorniciava il gruppo scultoreo della Sacra Famiglia, in pietra colorata, sostituito nel 1956 da una pala raffigurante La Vergine tra i Ss. Bernardino da Siena e Filippo Benizi, Agata e Caterina di Giambattista Maganza il Giovane (1577-1617).

  4. Porta del fianco meridionale, in pietra, decorata con mazzi di foglio e frutti pendenti da un nastro legato ad un anello, è del sec. XV.

  5. Accesso alla sacrestia e al chiostro: del sec. XV, è ad arcate a tutto sesto sostenute da colonne. Gli affreschi secenteschi del Damini che lo decoravano sono totalmente scomparsi.

  6. Battistero del sec. XX.

  7. Presbiterio: radicalmente trasformato nel 1970, sotto la guida di T. Benetton, cui spetta l'esecuzione delle parti in ferro: amboni, sostegno della mensa, tabernacolo e candelabro. Tra le finestre con vetrate del 1950 si eleva il Crocifisso. Gli affreschi del 1908 erano stati dapprima sbiancati e ora sono in fase di recupero.

  8. Cappella del Sacro Cuore, conserva l'altare e la statua dei XX secolo.

  9. Altare di S. Antonio da Padova (sec. XVII), in pietra tenera e marmo. Presenta un paliotto scultoreo con un altorilievo raffigurante il Transito di S. Antonio. Sopra la mensa è il tabernacolo che riproduce in miniatura le forme dell'altare. Entro la nicchia è custodita la statua di S. Antonio di fine Settecento: il Santo tiene tra le mani un pane e lo dona ad un bambino. La tradizionale distribuzione del pane ai poveri veniva effettuata anche in questa chiesa, ove si allestiva una mensa proprio davanti a questo altare.

  10. Altare dell'Addolorata (sec. XVI), costruito per la famiglia Velo, dalla bottega di Tommaso da Lugano e Bernardino da Como. Presenta un paliotto scultoreo con un fregio dorato di rami d'acanto. Sul frontone si inserisce l'immagine del Padre Eterno, e, più in basso, quattro statue tra cui il Battista.
    Al centro si erge la statua dell'Addolorata, posta sull'altare nella prima metà del sec. XIX.

  11. Altare Muzano (sec. XVI), dedicato alla Vergine, della bottega degli Albanese, è in broccatello rosso veronese, pietra d'Istria e marmo. Incornicia la pala raffigurante la Sacra Famiglia dipinta nel 1965 da F. Bizzotto. La tela con lo stesso soggetto di Giambattista Maganza il Giovane (1577-1617) qui collocata nel 1889 è oggi conservata in sacrestia.

  12. Sulla controfacciata è la tela raffigurante la Crocifissione e, più sopra, la vetrata con la Deposizione di Cristo, che sottolinea la figura della Madre Addolorata.



S. Maria dei Servi S. Maria dei Servi

La Facciata: Realizzata nel 1710, copre totalmente il fronte quattrocentesco; ha modanature e capitelli in pietra, mentre il resto è ad intonaco. L’ordine inferiore è diviso in tre parti da quattro pilastri ionici mentre quello superiore Consta di un corpo centrale con timpano triangolare e volute ai lati. È adornata da nove statue eseguite da Angelo e Orazio Marinali e da Giovanni Calvi. Sul culmine: l'Addolorata, San Filippo Benizi e S. Giorgio, sulla cornice S. Giovanni Evangelista, il beato Gianangelo Porro, S. Alessio Falconeri e S. Matteo e in basso il beato Pellegrino Laziosi e S. Giuliana. Al centro della facciata si apre il portale realizzato da Giovanni di Giacomo da Porlezza intorno al 1531. L’opera, in pietra, è definita da Arslan "un nobile esempio di classicismo palladiano", si compone di due colonne corinzie su cui poggia un timpano triangolare a incorniciare una porta centinata.


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    Itinerari Sacri per il Terzo Millennio
    fonte: Ufficio diocesano di Vicenza per i beni culturali