Oggi si parla molto di stress da lavoro e di burnout, anche se non è del tutto chiaro cosa significhino, quali siano le cause che provocano questo tipo di problemi e quali le conseguenze per la salute. In genere, si definisce il burnout come un periodo di stanchezza dovuta ad un lavoro opprimente, eccessivo o demotivante, ma in realtà è un problema molto più complesso, che necessita di un trattamento adeguato.
Che cosa è il burnout
Si può dire che, al presente, lo stress sia una situazione vissuta quasi da tutti, lavoro, famiglia, problemi personali, professionali o economici mettono a prova l’equilibrio psicofisico e richiedono concentrazione ed energia.
Fino ad un certo punto lo stress è benefico, in questo caso si parla di eustress: trasmette una sensazione di energia e stimola ad impegnarsi e ad affrontare le sfide per raggiungere il successo. Un effetto che però non riguarda tutti, inoltre, quando lo stress è prolungato nel tempo, l’energia arriva ad esaurirsi, fino al momento in cui la situazione viene completamente stravolta e il periodo stressante diventa difficile, se non impossibile, da sopportare.
Nel momento in cui lo stress diventa eccessivo parliamo di distress, e ci si sente sopraffatti dai problemi e dagli impegni, fino a non avere neanche la forza di iniziare la giornata. Se questa situazione si protrae può sfociare nel burnout: le energie psicofisiche sono ormai bruciate completamente, compromettendo seriamente lavoro, famiglia, relazioni, amicizie e vita personale.
Capire quando si arriva al burnout non è facile, disagi, malesseri e problemi vari sono ormai presenti da tempo, talvolta da anni, la sensazione che si prova è quella di essere ormai sfiniti e svuotati, ma senza riuscire né a capire il perché, né a trovare la via di uscita. In genere, la diagnosi di burnout viene fatta dopo avere controllato, tra l’altro, il livello di cortisolo, un ormone che viene prodotto in quantità elevate proprio nelle situazioni di stress e fatica.
Burnout e dipendenze: qual è la relazione
È molto probabile che, prima o poi, il burnout scateni un problema di dipendenza: proprio perché lo stress continuo ed eccessivo impedisce di dormire e crea tensione e malessere, chi ne soffre potrebbe, erroneamente, cercare sollievo nelle sostanze stimolanti, nella droga, negli psicofarmaci o nell’alcol.
Si tratta di tentativi non solo inutili ma anche dannosi: psicofarmaci e alcol riducono la concentrazione e provocano sonnolenza, inducendo a loro volta all’utilizzo di droga e anfetamine per andare alla ricerca di energia. Un meccanismo che innesca una reazione a catena poiché il burnout alimenta la ricerca di stimoli e, di conseguenza, i comportamenti che provocano dipendenza, dall’uso di sostanze psicotiche, al gioco d’azzardo, ai disturbi dell’alimentazione: un circolo vizioso dal quale è molto difficile uscire.
Risolvere una dipendenza è già complicato, se poi è conseguente ad una situazione di burnout la situazione peggiora, poiché chi ne soffre pensa di trovare nelle sostanze stupefacenti una via di uscita, fuggire dalla realtà, mentre inon fa altro che peggiorare il proprio stato.
Per uscire da un problema di questo tipo, la forza di volontà non è sufficiente, anche perché la dipendenza è stata causata da un altro problema che va a sua volta trattato correttamente, e la soluzione migliore è quella di chiedere il supporto a professionisti esperti.
Il team del Centro per le dipendenze San Nicola è a disposizione per offrire consulenze e percorsi terapeutici personalizzati e finalizzati ad affrontare queste problematiche: non solo superare il periodo di stress e uscire dal vicolo cieco del burnout, ma anche disintossicarsi e risolvere uno stato di dipendenza.
Il centro offre ai propri ospiti programmi terapeutici innovativi mettendo loro a disposizione una struttura protetta e accogliente, dove ognuno può trascorrere brevi periodi per ritrovare il proprio equilibrio e liberarsi sia da tossicodipendenza e alcolismo, sia dai problemi di comportamento.