L’Amministrazione Comunale della città, per bocca del Sindaco Gios, ha confermato in occasione di un incontro svoltosi lo scorso 20 Aprile presso il Municipio di Asiago, dopo oltre 2 mesi dalla richiesta da parte di Confesercenti, l’aumento (60 per cento rispetto all’anno precedente) deciso dal Comune relativamente alla tassa di occupazione del suolo pubblico pagata dagli ambulanti del mercato del Sabato. Ha inoltre rivendicato totale mano libera per possibili altri rincari.
Presenti il Presidente provinciale degli ambulanti Confesercenti Pasquale Davide e il Direttore dell’Associazione Vincenzo Tamborra, è stata illustrata la posizione della Associazione di categoria, preoccupata per una decisione assunta senza alcuna preventiva informazione o consultazione e punitiva per la categoria degli operatori su aree pubbliche, anche rispetto ad altre categorie del commercio, che pure sono state oggetto di aumenti significativi.
Il Presidente Davide ha stigmatizzato l’atteggiamento del Sindaco: “ Bisogna ricordare l’impegno e il sacrificio degli operatori, in prevalenza provenienti da fuori Asiago, ad assicurare un servizio che viene svolto a favore dei consumatori locali per molti mesi durante l’anno, in condizioni climatiche spesso inclementi e che nei mesi estivi costituisce un elemento indiscutibile di attrattiva del centro alpino anche per i turisti.
Inoltre - ha proseguito il Presidente – bisogna sapere che gli ambulanti si trovano spesso di fronte ad aumenti dei plateatici anche molto rilevanti decisi da più Comuni contemporaneamente, il che intacca pesantemente, soprattutto in un periodo difficile come l’attuale, i loro risicati guadagni.
Il Sindaco, presente anche l’assessore alle Finanze Baù, non solo ha confermato la decisione unilaterale di aumento, ma ha anche affermato che non ritiene opportuno consultare le Associazioni di categoria in caso di possibili ulteriori aumenti, che potrebbero verificarsi già il prossimo anno. Ha poi illustrato una sua personale visione economica che prevede una chiara distinzione tra operatori economici locali residenti e operatori provenienti da fuori Comune, questi ultimi definiti testualmente “corpi estranei” che si avvantaggerebbero in modo parassitario di uno sviluppo turistico cui non contribuirebbero in alcuna maniera, aggiungendo che è stato affidato uno studio ad alcuni legali per porre le basi giuridiche di un progetto di profonda revisione del mercato basata sulla presenza esclusiva dei prodotti locali.
I rappresentanti della Confesercenti si sono detti profondamente in disaccordo con tale visione di uno sviluppo economico autarchico e antistorico e hanno annunciato la loro ferma volontà di opporsi a qualsiasi iniziativa che metta in discussione l’autonomia e la libertà d’impresa prevista dalle normative di legge esistenti.