La nostra preoccupazione è soprattutto legata al rientro di chi si trova lontano da casa, ma ovviamente dobbiamo attivarci anche per trovare soluzioni alternative per chi deve partire o avviare le pratiche annullamento e rimborso del viaggio”.
Un aspetto, soprattutto,Vittorio Carta tiene a sottolineare: chi aveva effettuato la prenotazione tramite un’agenzia di viaggio non ha fatto parte del “popolo degli aeroporti”, cioè di quelli che si sono sottoposti a lunghe ed estenuanti code agli uffici informazioni senza ricevere risposte adeguate, né del “popolo dei call center”, vale a dire di chi è rimasto per ore attaccato a telefoni muti o alle prese con siti Internet “imballati”, senza riuscire ad avere risposte o soluzioni.
“I più penalizzati in questa situazione sono stati i viaggiatori “fai da te” – spiega – che hanno acquistato pacchetti tramite Internet. Se il prezzo, a volte ma non sempre, è più conveniente, è proprio perché si taglia sul servizio di assistenza; e così quando ci si trova in situazioni eccezionali come questa, ma anche in caso di imprevisti ben più banali, non si riesce ad ottenere risposte efficienti e si viene spesso abbandonati a se stessi, si è costretti ad arrangiarsi in qualche modo. In agenzia noi ci mettiamo la faccia e se qualcosa va storto siamo pronti ad intervenire; con Internet al massimo uno se la prende con il monitor”.
Il lavoro, come si diceva, non è mancato in questi giorni per le agenzie viaggio vicentine. “Noi, come del resto hanno fatto tutti gli altri agenti professionali – spiega Carta – abbiamo verificato la situazione di ognuno dei nostri clienti, cercando prima di tutto la così detta “riprotezione”, vale a dire tenendoli costantemente informati sul primo volo utile per partire o per tornare, oppure occupandoci di preparare tutte le pratiche per il rimborso del viaggio mancato. Non è un caso – conclude il titolare dell’Avit – se chi viaggia veramente, per lavoro o per passione – continua a rivolgersi alle agenzie viaggi. Sanno bene che attraverso altri canali si può anche, eventualmente, risparmiare qualche euro, ma poi se succede qualcosa l’assistenza si paga, e si paga molto cara”.