Da Bassano del Grappa: 20 Km (direzione Marostica e provinciale del “Rameston”)
Da Vicenza: 34 km (direzione Breganze e provinciale “Lusianese”)
Dall’autostrada A21 (Valdastico): 25 km (casello di Dueville)
Breve Descrizione del Comune
Lusiana è situata nella parte meridionale dell’Altopiano di Asiago - Sette Comuni, su declivi soleggiati. Il suo territorio presenta ambienti tipici dell’alpe alle quote alte (1380 m s.l.m.) ed è solcato da ampie vallate con torrenti e ruscelli alle quote più basse (250 m s.l.m.). Il centro del paese sorge nella zona centrale, a una quota di 700 – 800 m., dove il bosco a prevalente carpino nero lascia il posto ai grandi boschi di faggio.
MUSEO DIFFUSO: Museo Palazzon “Tradizioni della gente di Lusiana” sugli ambienti della malga con la produzione di formaggio, della cucina e cantina con la conservazione degli alimenti, la corte con la lavorazione della paglia; Villaggio Preistorico ricostruito sul Monte Corgnon nel quale è possibile rivivere le principali attività dell’uomo nell’età del bronzo attraverso la capanna del ceramista con il suo tornio lento, la capanna del tessitore con il telaio verticale a pesi, la tettoia per la fusione del bronzo e gli spazi per la lavorazione delle pelli; Area dimostrativa dei Labioli sulle attività del bosco con la produzione di carbone e calce; Valle dei Mulini con il percorso lungo i mulini, i magli e i pestarini; Giardino botanico alpino creato su un promontorio sassoso-roccioso compreso fra due lingue prative dove trovano dimora specie erbacee, arbustive ed arboree appartenenti alla flora subalpina e montana, tipiche della peccata, della faggeta, degli ambienti rupestri, dei pascoli, delle aree umide e dei luoghi ombrosi.
Chiesa arcipretale di S. Giacomo: dove sono custodite numerose opere d’arte tra cui “La Natività” di Jacopo Da Ponte
Chiesa di S. Donato di Covolo e parete rocciosa del Sojo
Campanile di Campana: che custodisce la campana più antica della regione veneto
ITINERARI: ecosentiero del Monte Corgnon, percorso delle calcare, sentiero delle Valli di Lusiana e della Valle dei Mulini, sentiero storico-naturalistico del Monte Corno.
Patrimonio Eno-Gastrnomico e etno-antopologlco – Prodotti e piatti tipici; Vini locali, Tradizioni e Artigianato locale mestieri antichi, musica a tradizioni popolari
La gastronomia locale propone piatti tipici a base di erbe di stagione, formaggi di malga bovini, ovini e caprini, una carne affumicata tipica dell’Altopiano dei 7 Comuni, frutta locale e in particolare antiche varietà di mele e pere della zona.
Origine del nome. Probabilmente deriva da "fundus Lucilianus", cioè terreno, possedimento di "Lucilius"; meno probabile da "lucus Dianae", cioè boschetto sacro a Diana;
un'altra ipotesi lo fa derivare da "luscinia", cioè usignolo.
Ricordata dal 1088, fece parte della Federazione dei Sette Comuni (vedi Asiago) di cui seguì le sorti. Si dice che verso il 1640 il lusianese Nicolò del Sasso, detto Nicoletto dello Stabile, abbia introdotto nel Vicentino l'arte della fabbricazione dei cappelli di paglia che aveva appreso sulle coste dalmate e in Oriente. Nel '700
quest'arte fu migliorata da un certo Giuseppe Busa, pure di Lusiana, che da un viaggio in Toscana riportò notevoli perfezionamenti.
Chiesa parrocchiale. Ampliata nella prima metà del '700, ebbe la facciata attuale nel 1931. Conserva una pala della scuola di Iacopo Bassano.
Chiesa di Santa Caterina. Ampliata nel 1754, conserva una pala di Iacopo Bassano (1515 circa-92).
Le risorse di questo territorio dell'altopiano di Asiago sono modeste; comunque si basano su una povera agricoltura di montagna, con prodotti derivati dall'allevamento del bestiame e dalla coltivazione della patata, e su un po' di attività turistica sia estiva che invernale. Metà della popolazione attiva trova lavoro in centri della pianura.
Mercato: Ogni domenica
Fiere: il 25 novembre "fiera di Santa Caterina"
Carabinieri
Via Cobbaro, 49 - Tel. 0424/406013
Chiesa parrocchiale S. Caterina di Lusiana
Via S. Caterina, 27 - Tel. 0424/407059
APT
Tel. 0424/406098
Poste e telegrafi
Via Frelli, 4 - S. Caterina - Tel. 0424/407172
Scuole Materne
Via S. G. Bosco - Tel. 0424/406081
Via Santa Caterina, 40 - Tel. 0424/406666
Scuole Elementari Dir. Did. Lusiana
"Giovanni XXIII": Campana - Tel. 0424/406552
"Don Gnocchi": Laverda - Tel. 0424/702073
Scuole Medie
"Padre Mario Pozza": Via 7 Comuni - Tel. 0424/406007
Posto telefonico pubblico
Gelateria Marina: Piazza IV Novembre, 6 - Tel. 0424/406008 - Orario: 7-21
Elettricità
Tel. 0424/501964
Guardia Medica
Tel. 0424/700014
Calendario Sagre e feste popolari
FESTA DELLA MADONNA DEL LAZZARETTO: in località Campana tutta la settimana che comprende il 26 maggio
FESTA DELL’EMIGRANTE: in località Velo ultimo week-end di luglio e primo di agosto
FESTA DI SANTA MARIA MADDALENA: in località Laverda week-end del 22 luglio
FESTA DI SAN GIACOMO (SANTO PATRONO): in centro week-end del 25 luglio
FESTA DEGLI GNOCCHI: in localita’ Santa Caterina tutta la settimana di ferragosto
FESTA DELLA “MADONNA DELLA NEVE”: in località Valle di Sopra 05-06 e 15 agosto
FESTA DI SANTA CATERINA: in località S. Caterina – sagra del mandorlato 25 novembre
NEI MESI DI LUGLIO ED AGOSTO: manifestazioni varie quali serate musicali, serate teatrali, musica in piazza, incontri al Museo delle tradizioni locali.
NEL PERIODO NATALIZIO: serate di canti e concerti natalizi, cioccolata in piazza la vigilia di natale, arrivo della befana la notte del 05 gennaio
L’ULTIMA SERA DI FEBBRAIO: tradizionale manifestazione per le vie del paese “N’demo a ciamare marso” ossia la chiamata di marzo
L’ULTIMA SERA DI MARZO: antica manifestazione “N’demo a brusare marso” con grandi falò propiziatori
Numerosi sono gli appuntamenti durante l’intero anno per rievocare gli antichi mestieri (in particolare l’intreccio della paglia e la produzione di borse e cappelli, la brillatura dell’orzo, la produzione di formaggio) e per approfondire la conoscenza dell’ambiente, quello montano con le malghe e le cave di marmo, quello di valle con le vie dell’acqua e le vecchie contrade, quello degli insediamenti storici con gli edifici di pregio e l’architettura religiosa.
LAVORI PERDUTI
Ogni anno, in particolari circostanze, rivivono alcune attività tipiche del passato:
- l’intreccio della paglia e la produzione artigianale di borse e cappelli;
- la brillatura dell’orzo eseguita con antiche pile di pietra, azionate dalla forza idraulica, conservate nei pestaorzo della zona;
- l’attivazione della carbonaia, esperienza coinvolgente che comprende l’allestimento, l’accensione e la combustione. Il processo si svolge nel cuore di una faggeta e dura più giorni, fino ad ottenere il carbone di legna;
- la produzione di burro e formaggio con le attrezzature in uso un tempo presso le malghe;
- la produzione di sidro, durante l’annuale mostra mercato “Antiche varietà locali di mele e pere (ne sono state censite più di 80 varietà) che si tiene nei primi 3 fine settimana di ottobre.
SAPORI RITROVATI
Molti appuntamenti gastronomici offrono l’opportunità di assaporare cibi quasi dimenticati:
- “carne seca”, un particolarissimo prodotto, tipico dell’Altopiano dei 7 Comuni, ottenuto dall’affumicatura di carne bovine ed equine, secondo un procedimento tramandato nei secoli
- tosella, un formaggio molto giovane che si gusta passandolo in padella alla brace
- formaggi caprini, assolutamente biologici, ottenuti da animali presenti nel territorio
- crauti, cavoli conservati con il metodo della fermentazione, ottimo accompagnamento per le carni di maiale
- erbe spontanee e frutti di stagione preparati secondo ricette tradizionali o elaborati in piatti creativi
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