In epoca romana esisteva una strada che collegava Vicenza a Schio passando per Sesto, presso Caldogno. Il paese appartenne ai vescovi di Vicenza e viene nominato in un documento del 1297. Fu possesso per molti secoli di nobili locali che da esso trassero il nome.
Chiesa di San Michele. Di origine romanica, fu restaurata nel XIX secolo e poi ancora nel 1927. Conserva pregevoli affreschi trecenteschi.
Villa Pagello. Risale al primo '500 e fu forse la trasformazione dell'antico castello.
Villa Caldogno. E’ attorno al 1565 che Angelo Caldogno, aristocratico vicentino, stabilì la propria residenza di campagna nella villa fatta costruire su progetto di Andrea Palladio nel piccolo centro di Caldogno alle porte di Vicenza. Il millesimo (1570) segnato sulla facciata anteriore, preceduto dal nome del committente “Angelus Calidonius Luschi filius”, ci dà la certezza che entro tale data non solo la parte muraria ma anche la diffusa decorazione interna erano terminate. Anche se non inclusa nei “Quattro libri dell’architettura”, Villa Caldogno è ritenuta opera autografa di Andrea Palladio che operò, come dimostrano recenti studi, su una struttura preesistente, forse della prima metà del sec. XV. Tale struttura è ben visibile nel seminterrato che ospita ora la Biblioteca comunale. Particolarmente significativo il prospetto principale, con i tre grandi archi chiaroscurati, dalla cornice bugnata che scandisce l’atrio leggermente avanzata rispetto ai due settori laterali. Un frontone triangolare, al di sopra di un’alta fascia di parete cieca, suggella il settore mediano, alla cui base si sviluppa una singolare e geniale scala a base poligonale.
Fasce di varia altezza e vario spessore modulano tutta la fabbrica che è conclusa da un cornicione modanato.
La facciata posteriore registra strette analogie con quella principale, analogie che però sono state alterate dalla costruzione di due torricelle quadrate che racchiudono le scale a chiocciola per accedere al sottotetto.
Questi nuovi volumi (di origine sei-settecentesca) definiscono una profonda terrazza che si sviluppa per l’intera larghezza della facciata.
Attorno all’asse mediano, costituito dall’atrio e dal salone centrale, si dispongono nell’uno e nell’altro lato della villa tre ambienti: i maggiori negli angoli, i minori tra essi.
Villa De Paoli. Fu edificata a Rettorgole nel 1713.
Villa Fogazzaro Arnaldi. (XVIII sec.)
In questi ultimi decenni l'economia locale ha subito una notevole trasformazione strutturale. Prima le risorse provenivano principalmente dalla produzione di cereali
e dall'allevamento bovino, integrati dai redditi acquisiti presso le industrie cittadine dai numerosi lavoratori locali. Ora, potendo contare in loco su numerose imprese artigiane ed industriali operanti nei settori dell'arredamento, dell'edilizia e dei materiali da costruzione, Caldogno è divenuto un centro in sviluppo con
un'economia prevalentemente industriale.
Chiesa parrocchiale S. Giovanni Battista
Piazza Chiesa - Tel. 0444/585027
Parrocchia di San Gaetano Confessore
via Centro - Tel. 0445/880002
Poste e telegrafi
Via Risorgimento - Tel. 0444/905083
Via Ponte Marchese - Rettorgole - Tel. 0444/985407
Istituto Comprensivo Statale di Caldogno
Via Pagello, 2 - Tel. 0444/585303 - composto da:
Scuola Materna di Cresole e Rettorgole: Rettorgole - Tel. 0444/985556
Scuole Elementari:
"C. Collodi": Via Summano, 46 - Rettorgole - Tel. 0444/985550
"S. G. Bosco": Via G. Zanella, 4 - Tel. 0444/585615
Scuole Medie
"D. Alighieri": Via Pagello, 2 - Tel. 0444/585303
Scuola Materna Parrocchiale "Giovanni XXIII":
Via Marconi, 52 - Tel. 0444/585020
Festa del Patrono - Caldogno (ultima domenica di agosto)
Festa del Patrono - Cresole (2ª domenica di luglio)
Festa del Patrono - Rettorgole (3ª domenica di agosto)
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