Origine del nome. Molto probabilmente deriva da "fundus Aselliacus", cioè terreno, possedimento di Asellius. Fu per secoli capitale della Federazione dei Sette Comuni. Venne distrutta nel 1487 da milizie tedesche e nel 1916 durante la battaglia degli Altopiani. Nell'ultima guerra fu centro della resistenza partigiana e meritò un alto riconoscimento militare.
L'altopiano dei Sette Comuni
Nel 1958 venne scoperta nel bosco di Prunno la stazione preistorica Raffaello Battaglia: i numerosi manufatti litici rinvenuti sono fatti risalire al periodo
epigravettiano. In qualche località dell'altopiano (Rotzo, Roana) si conservò a lungo una specie di dialetto detto cinibro. Si riteneva che tale dialetto fosse in relazione con l'origine delle popolazioni dei Sette Comuni, discendenti, si credeva, dalle tribù cimbriche sconfitte da Caio Maria nel 104 a.C.. Studi recenti negano però qualsiasi rapporto con tali popolazioni e attribuiscono l'importazione del dialetto a tribù nordiche di varie origine scese in Italia verso il Mille. Il primo documento che parla dell'altopiano di Asiago risale al 917; con esso
parte del territorio veniva donata dall'imperatore Berengario a Silicone, vescovo di Padova. Fino al XII secolo si alternarono nel possesso del territorio i vescovi
di Padova, Vicenza e gli Ezzelini.
Alla fine, nel 1301, la regione si costituì in Reggenza o Federazione dei Sette Comuni (Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roano, Rotzo) il cui governo centrale si stabilì ad Asiago. Nel 1327 la Federazione, mantenendo sempre la propria autonomia, passò agli Scaligeri, nel 1387 ai Visconti e nel 1404 a Venezia. Nel 1508-09 l'altopiano fu invaso dagli eserciti di Massimiliano I. Nel 1797 cadde la Repubblica di Venezia, ma la Federazione continuò a godere di una certa autonomia fino al 1807. Dal 1807 al 1814 subì il dominio napoleonico e in seguito, fino al 1866, quello
austriaco. Da quest'ultimo anno in poi entrò a far parte del Regno d'Italia.
La Grande Guerra
La guerra del 1915-18 infuriò terribile in tutta questa zona, che fu l'oggetto principale dell'offensiva austriaca del 1916 e della seguente controffensiva italiana. Nel 1915 il confine, che passava per il Pasubio, Velo d'Astico, le
Mandrielle, Cima della Caldiera e Monte Forcellona, fu oltrepassato ovunque dai nostri per occupare posizioni più favorevoli; l'offensiva austriaca del '16 ci costrinse però ad arretrare. La seguente controffensiva ci restituì in breve gran parte del terreno perduto e le posizioni così ottenute furono sistemate validamente a difesa. La controffensiva italiana si era arrestata al Monte Ortigara,
a nord-est di Asiago, la cui conquista ci avrebbe permesso di affacciarci alle retrovie austriache in Valsugana. Contro questo monte, definito Calvario degli alpini, il 10 giugno 1917 furono lanciate all'attacco 12 divisioni, sostenute da 1.500 cannoni e 145 aerei, che riuscirono, pur con perdite gravissime, a occuparne gran parte spingendosi fino al Passo dell'Agnella. Purtroppo le divisioni che
dovevano operare a sud non erano riuscite ad avanzare; il mattino del 25 si scatenò una violenta controffensiva austriaca. Alpini, fanti e bersaglieri si batterono con disperato valore, ma furono costretti a retrocedere.
Il monte reca tuttora le tracce indelebili della terribile lotta. Una colonna spezzata, postavi nel 1920, ammonisce: "Per non dimenticare".
Nel giugno 1918 si combattè ancora su queste posizioni, ma la 6ª Armata, coadiuvata da inglesi e francesi, resistette al tentativo austriaco di rompere
le linee fra Astico e Brenta.
Chiesa parrocchiale di San Matteo. Opera dell'architetto Bonato, ha una monumentale facciata di marmo rosso d'Asiago ornata di sculture di Pallante Pesavento.
Il campanile è isolato. L'interno, a tre navate, è affrescato interamente da Adolfo Mattielli. Nell'abside si trova una pala di Francesco Bassano il Vecchio
(1470-1540 circa): "Madonna col Bambino tra angeli e santi".
Nella piazza Carli, che occupa l'area in cui dal 1303 al 1836 fu situato il vecchio cimitero, si trova una fontana di Giuseppe Zanetti (1928) recante sculture in bronzo che rappresentano gli animali dell'altopiano.
Palazzo municipale. E' opera di Vittorio Invernizzi (1929); sotto il suo portico si trova il monumento ai caduti dello scultore De Lotto.
Nella Sala Consigliare è custodito il vessillo che la Serenissima donò alla Federazione nel 1644 per l'aiuto avuto contro i turchi.
Sacrario militare. Opera dell'architetto Orfeo Rossato (1934), è di marmo bianco, a pianta quadrata, sormontato da un arco quadrifronte. Vi riposano le
spoglie mortali di 20.188 soldati ignoti e 12.794 noti italiani e 1.856 austro-ungarici caduti sull'altopiano durante la prima guerra mondiale.
Osservatorio astrofisico dell'Università di Padova, è un esempio di osservatorio modernissimo. Fu costruito nel 1942 e ampliato nel 1966.
Si impernia su una affermata attività turistica invernale ed estiva, riuscendo a sfruttare con appropriate attrezzature alberghiere e sportive le risorse naturali.
Il turismo ha favorito lo sviluppo dell'artigianato tipicamente locale nel settore del legno e delle confezioni, oltre a quello edile. Tutt'altro che trascurabile è per la formazione del reddito del luogo, l'apporto delle imprese industriali dell'estrazione e della lavorazione del calcare, della distillazione, dei prodotti
caseari e della fabbricazione di articoli casalinghi.
L'agricoltura offre una buona produzione di patate e foraggio, mentre l'allevamento bovino e lo sfruttamento dei boschi completano il quadro dell'economia locale. Esiste il fenomeno del movimento pendolare verso i centri maggiori della pianura per circa 400 unità lavorative, impegnate maggiormente nel settore terziario e nella pubblica amministrazione.
Mercato: Ogni sabato.
Fiere: il 1° mercoledì di giugno;
il 21 settembre "fiera di S. Matteo"; il 2 novembre "fiera dei Santi".
Carabinieri
Via Verdi, 7 - Tel. 0424/462673
Protezione Incendi
Tel. 0424/658226
Vigili del Fuoco
Tel. 0424/462222
Corpo Forestale
Tel. 0424/462156
Soccorso Alpino di Asiago
Tel. 0424/63359-63610
Pretura
Tel. 0424/462657
APT
Tel. 0424/462661-462445
Chiesa parrocchiale S. Matteo Apostolo
Piazza Reggenza, 6 - Tel. 0424/64291
Ospedale Civile dell'Altipiano di Asiago
Via Martiri di Granezza, 42 - Tel. 0424/469111
Poste e telegrafi
Via F.lli Silvagni - Tel. 0424/462137
Scuole Materne
Via G. Matteotti, 24 - Tel. 0424/463127
B. Giovanna: Via Mons. Bertoli, 8 - Tel. 0424/463290
Comunale: Località Sasso - Tel. 0424/690021
Scuole Elementari
Frazione Sasso - Tel. 0424/690201
Viale della Vittoria - Tel. 0424/462688
Via Bertacchi, 14 - Tel. 0424/64292
Scuole Medie
Reggenza 7 Comuni: Via Mons. Bortoli - Tel. 0424/460237
Posto telefonico pubblico
Bar Verdi: Via Verdi, 1/c - Tel. 0424/462174 - Orario: 7-21
Elettricità
Tel. 0445/380311
Gas
Tel. 0424/463459
Guardia Medica
Tel. 0424/469111
Meeting Triveneto Radioamatori (Asiago - maggio)
Grande Rogazione (Asiago - maggio)
Fiera di Giugno (Asiago - giugno)
Tradizionale Festa di S. Antonio (Frazione Sasso di Asiago, Cesuna - 13 giugno)
Rassegna di Canto Popolare (Asiago - luglio)
Annuale Pellegrinaggio Monte Ortigara (Asiago - luglio)
Premio Internazionale Asiago d'Arte Filatelica (Asiago - luglio)
LA NOTA VERDE: manifestazioni dedicate ai più alti valori europei (Asiago - luglio/agosto)
Canti Popolare con il Coro "Asiago" (Ossario di Asiago - agosto)
Tradizionale "Festa del Prunno" (Asiago - 16 agosto)
Mercatino dell'antiquariato (Gallio - 14/15 agosto)
Festa Patronale (Foza - 15 agosto)
Festa del Ciclamino (Cesuna - 15 agosto)
Festa del villeggiante (Rotzo - 15 agosto)
Concorso Internazionale di Sculture in legno all'aperto (Asiago - agosto)
"Festa della Patata" (Rotzo - primi di settembre)
Fiera Patronale di San Matteo (Asiago - 21 settembre)
Fiera dei Santi (Asiago - 2 novembre)
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