Terzo e ultimo appuntamento per il ciclo di conferenze pubbliche "Lo sport è per tutti", organizzato a cura dell'assessorato allo sport. L'appuntamento è per il 19 Marzo, con una serata dal titolo "Il diritto di non essere campioni".
Il focus sarà il rapporto tra famiglie, giovani atleti e società sportiva, con l'obiettivo di sensibilizzare i genitori al corretto approccio con l'attività sportiva dei figli, il rischio del doping, dell'abbandono sportivo, della gestione dell'ansia nello sport e del diritto dei giovanissimi a non diventare per forza un campione.
Relatore sarà il prof. Pietro Trabucchi, uno dei più importanti psicologi dello sport italiani, autore del libro "Resisto dunque sono", docente di coaching presso l'Università degli Studi di Verona e tecnico per la preparazione mentale della nazionale di ultramaratona.
La serata è organizzata in collaborazione con il Lions Club Valle dell'Agno.
"Ringrazio il Lions - è il commento dell'assessore allo sport Alessandro Grainer - per la collaborazione, che mi auguro possa essere il primo passo di una sinergia anche futura, in un progetto comune per la promozione degli stili di vita attivi.
Siamo nati per muoverci. Il movimento fisico ci è indispensabile quanto il cibo, il respiro, il bisogno di sole e di luce. Senza movimento riceviamo dal nostro corpo segnali di malattia che si esprimono attraverso il sovrappeso, il rallentamento metabolico, la depressione. Sfortunatamente, però, conduciamo una vita sempre più sedentaria e sempre meno caratterizzata da attività libere e spontanee. In questo libro gli autori spiegano ai genitori come motivare i propri figli al movimento attraverso poche regole fondamentali. In questo modo lo sport potrà diventare parte integrante del loro futuro stile di vita in età adulta."
Con questa serata, si conclude questo primo ciclo di conferenze, voluto dall'assessorato e che ha riscosso un notevole successo di pubblico, coinvolgendo sportivi, appartenenti alle società sportive, ma anche semplici cittadini e genitori.
"Si tratta di una formula - ha commentato Grainer - senz'altro da ripetere e anzi da sviluppare ulteriormente. Rappresenta un segno che anche a Valdagno sta crescendo sempre più la sensibilità verso lo sport, inteso non solo come pratica agonistica ma come stile di vita diffuso."
Pietro Trabucchi è uno psicologo che si occupa da sempre di prestazione sportiva, in particolare di discipline di resistenza. Ha seguito la Squadra Nazionale di Sci Nordico Torino 2006 e attualmente lavora con le Squadre Nazionali di Ultramaratona (24h e 100Km). Per molti anni ha operato con le Squadre Nazionali di Triathlon. Collabora da anni con la rivista "Correre".
Autore di diversi libri, è professore incaricato presso l'Università di Verona, collabora con il Centro di Ricerca in Bioingegnerria e Scienze Motorie dell'Università di Trento e con l'Istituto di Scienze dello Sport di Roma. Si è occupato di formazione di varie aziende sul tema della gestione dello stress.
Appassionato di sport di resistenza e di alpinismo, per dimostrare la validità concreta delle sue teorie ha ultimato due volte l'Ultra Trail del Monte Bianco, ha scalato l'Everest dal versante Nord in occasione della spedizione "Everest Vitesse" e ha corso non-stop i 205 Km della Nove Colli Running.
E' autore di numerose pubblicazioni, fra cui "Preparazione mentale agli sport di resistenza", "Mente e maratona", "Ripensare lo sport", "Resisto dunque sono", "Lo zen e l'arte di far muovere i nostri figli".