Poker di film d’essai a Vicenza con le “Giornate della mostra” organizzate dalla Regione del Veneto per esportare fuori dal Lido i film presentati alla “Settimana internazionale della critica” durante l’ultima mostra di Venezia. In due serate, il 4 e il 6 ottobre, la Regione porterà in altrettante sale della città quattro dei nove film proiettati al Lido durante la venticinquesima “SIC”.
La rassegna, che fa tappa in altre cinque città del Veneto, è organizzata in collaborazione con il Sindacato nazionale dei critici italiani (SNCCI) e con la FICE (la federazione dei cinema d’essai) delle Tre Venezie. Tutte le serate sono, come nelle passate edizioni, ad ingresso gratuito. La sera di lunedì 4 ottobre il cinema Odeon ospiterà alle 20.30 “Hitparzut X” dell’istraeliano Eitan Zur e alle 22.20 “Svinalängorna” (Beyond) della svedese Pernilla August. Mercoledì 6 al cinema Leone XIII da non perdere alle 20.20 “Angèle et Tony” della francese Alix Delaporte e alle 22.20 “Hòra proèlefsis” (terra madre) del greco Sylas Tzoumèrkas.
Come uccidere l’amante segreto della propria moglie e farla franca senza che l’amata ne venga mai a conoscenza è un plot base per un noir, ma in “Hitparzut X” la trama si arricchisce di elementi psicologici che ruotano intorno a un mai evoluto rapporto figlio-madre e, quasi a specchio, a uno tra marito-moglie in cui, per la grande differenza d’età, l’uomo tende a fare quasi da padre alla donna. Tratta da un racconto di Edna Mazaya che firma anche la sceneggiatura, e realizzata da Eitan Zur - tra gli autori e registi di “Be Tipul”, la fortunata serie televisiva che ha ispirato “In Treatment” della statunitense HBO - quest’opera prima è costruita sulle debolezze del protagonista maschile. Ancora un’attrice che debutta dietro la macchina da presa con “Svinalängorna”: Pernilla August, la splendida interprete di “Fanny e Alexander” di Bergman, porta sullo schermo il bestseller di Susanna Alakoski, tragica storia di una famiglia allo sbando in una cittadina di provincia negli anni ’70. Protagonista Noomi Rapace, la giovane ribelle Lisbeth Salander della trilogia Millennium da Stieg Larsson. “Angèle et Tony” è il debutto nel lungometraggio della regista Alix Delaporte, vincitrice nel 2006 di un Leone d’oro con il cortometraggio “Comment on freine dans una descente?”.
Una storia d’amore e disperazione ambientata tra i pescatori della Bassa Normandia, tra due individui segnati dalla solitudine e costretti a mettersi in gioco al di là delle iniziali intenzioni. Una vicenda fatta di attese, conflitti, separazioni e lenti riavvicinamenti. “Hora Proelefsis” si svolge a Salonicco. Stergios, ragazzo ombroso e tormentato, compie 27 anni. La madre Gena resta a casa consumata nella sua solitudine; il fratello Thanos, di ritorno dopo molti anni, è rimasto imbottigliato nel traffico di Atene, assieme allo zio Antonis, a causa di una manifestazione contro il governo per la crisi economica che attanaglia il Paese; lo zio Nikitas terrà una lezione d’arte all’università; la zia Stella, che ha cresciuto per tanti anni Thanos, insegna letteratura ai ragazzi; la cugina Anna raggiunge gli studi di un’emittente televisiva dove lavora. Nell’arco di questa giornata apparentemente normale, Stergios e i suoi parenti faranno i conti con il loro passato finendo col misurarsi anche con quello della Grecia degli ultimi trent’anni.
La rassegna, che fa tappa in altre cinque città del Veneto, è organizzata in collaborazione con il Sindacato nazionale dei critici italiani (SNCCI) e con la FICE (la federazione dei cinema d’essai) delle Tre Venezie. Tutte le serate sono, come nelle passate edizioni, ad ingresso gratuito. La sera di lunedì 4 ottobre il cinema Odeon ospiterà alle 20.30 “Hitparzut X” dell’istraeliano Eitan Zur e alle 22.20 “Svinalängorna” (Beyond) della svedese Pernilla August. Mercoledì 6 al cinema Leone XIII da non perdere alle 20.20 “Angèle et Tony” della francese Alix Delaporte e alle 22.20 “Hòra proèlefsis” (terra madre) del greco Sylas Tzoumèrkas.
Come uccidere l’amante segreto della propria moglie e farla franca senza che l’amata ne venga mai a conoscenza è un plot base per un noir, ma in “Hitparzut X” la trama si arricchisce di elementi psicologici che ruotano intorno a un mai evoluto rapporto figlio-madre e, quasi a specchio, a uno tra marito-moglie in cui, per la grande differenza d’età, l’uomo tende a fare quasi da padre alla donna. Tratta da un racconto di Edna Mazaya che firma anche la sceneggiatura, e realizzata da Eitan Zur - tra gli autori e registi di “Be Tipul”, la fortunata serie televisiva che ha ispirato “In Treatment” della statunitense HBO - quest’opera prima è costruita sulle debolezze del protagonista maschile. Ancora un’attrice che debutta dietro la macchina da presa con “Svinalängorna”: Pernilla August, la splendida interprete di “Fanny e Alexander” di Bergman, porta sullo schermo il bestseller di Susanna Alakoski, tragica storia di una famiglia allo sbando in una cittadina di provincia negli anni ’70. Protagonista Noomi Rapace, la giovane ribelle Lisbeth Salander della trilogia Millennium da Stieg Larsson. “Angèle et Tony” è il debutto nel lungometraggio della regista Alix Delaporte, vincitrice nel 2006 di un Leone d’oro con il cortometraggio “Comment on freine dans una descente?”.
Una storia d’amore e disperazione ambientata tra i pescatori della Bassa Normandia, tra due individui segnati dalla solitudine e costretti a mettersi in gioco al di là delle iniziali intenzioni. Una vicenda fatta di attese, conflitti, separazioni e lenti riavvicinamenti. “Hora Proelefsis” si svolge a Salonicco. Stergios, ragazzo ombroso e tormentato, compie 27 anni. La madre Gena resta a casa consumata nella sua solitudine; il fratello Thanos, di ritorno dopo molti anni, è rimasto imbottigliato nel traffico di Atene, assieme allo zio Antonis, a causa di una manifestazione contro il governo per la crisi economica che attanaglia il Paese; lo zio Nikitas terrà una lezione d’arte all’università; la zia Stella, che ha cresciuto per tanti anni Thanos, insegna letteratura ai ragazzi; la cugina Anna raggiunge gli studi di un’emittente televisiva dove lavora. Nell’arco di questa giornata apparentemente normale, Stergios e i suoi parenti faranno i conti con il loro passato finendo col misurarsi anche con quello della Grecia degli ultimi trent’anni.