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Azienda Agrituristica le Vescovane
Via S. Rocco, 19
36023 Longare Vicenza
Tel. 0444.273570 Fax
0444.273265 www.levescovane.com
[email protected]
È uno splendido complesso colonico d'origine quattrocentesca, gradualmente ampliato nel corso dei secoli successivi. Perfettamente ristrutturato, vi accoglie in una delle zone più intatte e "selvagge" dei Colli Berici, a 300 metri d'altitudine. Una proprietà di tredici ettari, in cui vengono coltivati cereali, viti, olivi e alberi da frutto. Si allevano numerose specie di animali da cortile e maiali allo stato brado.
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Alloggio: aperto tutto l'anno.
Nove stanze per un totale di ventiquattro posti letto.
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Ristorazione e spuntini: tutto l'anno.
Pasta con melanzane, piselli, "bruscandoli", risotti alle erbe di stagione, piatti a base di pollo, faraona, tacchino, anatra, maiale e capretto. Sessanta posti. Prenotazione consigliata.
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Vendita di prodotti: vino, conserve e marmellate, salumi.
L'azienda dispone di una vetrina per esporre i prodotti tipici locali.
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Tempo libero: impianto per escursioni a piedi, in bici e a cavallo tra prati e boschi, a Lumignano, Costozza e al Lago di Fimon. Noleggio mountain bike; sosta e pernottamento cavalli. Spazi attrezzati per il relax in azienda. Vendemmia in Settembre; preparazione dei salumi in Dicembre.
Serate gastronomiche legate alle tradizioni locali.
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La serata del filò
Al centro del ristorante, mentre cenate, si dispongono a gruppo alcuni abitanti del luogo per rappresentare il "filò".
Come succedeva non molto tempo fa nelle famiglie contadine, che si riunivano con i vicini in stalla, unico locale veramente riscaldato della casa, le donne e i maschi adulti si raccontano le faccende del giorno, ben presto spettegolando sugli assenti. Le donne rammendano i panni o lavorano a maglia.
Ai bambini vengono raccontate storie improvvisate e paurose di salbanei e anguane, spiriti dei boschi e delle acque. Un tempo il filò era l'unica occasione che il giovane innamorato aveva per fare la corte ad una ragazza.
Vi partecipava sottoponendosi al controllo dei genitori, tra l'ilare e il malizioso, e gli era consentito, al massimo, qualche sguardo tenero o qualche mezza parola rubata.
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