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La Cattedrale: Santa Maria Annunciata
piazza Duomo, 8 - 36100 Vicenza
tel. 0444-320996

Cattedrale di Vicenza
Profilo storico
La Cattedrale: Santa Maria Annunciata


Cattedrale di Vicenza La Cattedrale si presenta oggi al visitatore come un imponente edificio dalle forme tardo gotiche, risultato di una notevole opera di ricostruzione che, dopo il bombardamento del 1944, intervenne sulla struttura con l'intento di restituirle l'impianto del XX secolo. Ma la chiesa affonda le sue radici nella storia dell'impero romano, epoca in cui Vicenza, municipium già dal 49 a.C., aveva avuto un discreto sviluppo urbano. La zona della cripta, infatti (attualmente chiusa al pubblico), ha mostrato resti di edifici romani. Ad essi si sono poi sovrapposte nuove strutture murarie, la cui individuazione e interpretazione sono tuttora al vaglio degli studiosi. Queste le conclusioni - peraltro lungi dall'essere definitive - cui hanno condotto i lavori di scavo:


- La Cattedrale insiste su di un quartiere insediativo romano, caratterizzato da un’edilizia privata di un certo decoro (si veda la vicinanza del criptoportico) e servito da una strada lastricata a basoli, parallela al decumano principale, i cui resti, a circa 3 metri di profondità rispetto al piano di calpestio attuale, corrono sotto le fondazioni delle nuove sacrestie.

- I muri romani furono successivamente inglobati in un edificio mono-absidato in cui è da vedersi la cattedrale delle origini, inserita, presumibilmente dopo l'editto di Teodosio (380 d.C.), nell'area di una casa privata (probabile domus ecclesiae) della quale sfrutta parzialmente le strutture preesistenti.


Cattedrale di Vicenza - Tutte queste costruzioni furono rase alla stessa altezza e coperte dalla pavimentazione musiva, in una posteriore e più imponente basilica a tre navate e tre absidi. Il più importante lacerto musivo rinvenuto con l'iscrizione Carpilio sen / cu suis/ v, che segnala il nome del donatore di quella parte di pavimentazione, fa propendere gli studiosi per una datazione riferibile al V secolo avanzato. Fu verosimilmente questa basilica paleocristiana che visse per tutta l'epoca longobarda e carolingia.

- Una basilica successiva, di cui restano una doppia fila di pilastri sotto l'attuale pavimentazione, trova gli studiosi non concordi sulla datazione; per alcuni da anticipare all' VIII secolo, per altri da porre dopo il IX-X secolo, epoca in cui le devastazioni degli Ungari potevano aver reso necessario un intervento di riedificazione.

- Un ulteriore complesso architettonico, di cui sarebbe parte la porta sud dell'attuale edificio, dovrebbe risalire al XIII secolo.


Fra le ipotesi sulle titolazioni della prima Cattedrale compare il nome di S. Eufemia, martire particolarmente venerata, di cui la chiesa conserva tutt'oggi le reliquie. Nel VI secolo si può collocare il primo cambio di titolazione: ecelesia Sanctae Mariae. All'indomani del Concilio di Efeso (431 d.C.), infatti, con la definizione solenne del dogma della maternità divina di Maria, molte chiese ne assumevano il titolo; e in particolare alla Vergine che, come scriveva S. Agostino, aveva cooperato "con la sua carità alla nascita della Chiesa”, veniva intitolata la basilica più importante della comunità dei credenti: la Cattedrale. Successivamente, a Vicenza, il titolo si evolverà in Santa Maria Annunciata, probabilmente tra VII e VIII secolo, quando ormai anche in Occidente si era diffusa la festa dell'Annunciazione.